Alluvione in Sardegna: indagati per omicidio colposo Cappellacci e il sindaco di Olbia

8 Mag 2014 20:41 - di Redazione

A sei mesi dalla tragica alluvione che ha causato in Sardegna 18 morti, la Procura di Tempio Pausania ha concluso le indagini notificando oggi 13 avvisi di garanzia ai vertici regionali, provinciali e comunali della Protezione civile, all’ex governatore Ugo Cappellacci e al sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli. I 13 sono stati iscritti nel registro degli indagati in relazione alla mancata informazione alla popolazione di Olbia e Arzachena dell’imminente pericolo per l’alluvione del 18 novembre scorso. Dovranno rispondere di omicidio colposo per la morte in Gallura di dieci persone, tra cui due bambini, e di disastro colposo. Le indagini, svolte dai carabinieri del comando provinciale di Sassari, coordinate dal sostituto procuratore Riccardo Rossi, erano state avocate di recente dal procuratore capo Domenico Fiordalisi, che oggi ha notificato i 13 provvedimenti. Tra questi, dovrebbero esserci anche altri sindaci, considerati per legge i responsabili della protezione civile nel loro Comune. Inoltre sembrerebbe imminente anche la conclusione delle indagini relative al crollo della strada provinciale Olbia-Tempio, in località Monte Pino, dove persero la vita altre tre persone, cadute in dirupo a bordo della loro auto. Tra gli indagati c’è anche il direttore generale della Protezione civile della Sardegna, nonché commissario straordinario per l’alluvione, Giorgio Cicalò. “Sono informato dell’inchiesta e ho ricevuto l’avviso di garanzia – ha detto – ho il massimo rispetto e piena fiducia per il lavoro della magistratura. Non posso aggiungere altro in questo momento, ma attendo con serenità l’esito delle indagini”. Anche Cappellacci mostra serenità. “Ribadendo la fiducia e la massima collaborazione nei confronti della magistratura – ha sottolineato – con la certezza di aver sempre agito nel rispetto dei doveri di chi ricopre la carica di presidente della Regione, auspico quanto prima di essere sentito per poter dimostrare la correttezza del mio operato e di dare un contributo all’accertamento della verità in questa dolorosa vicenda”. Intanto proprio oggi il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha preso parte alla cerimonia di consegna delle medaglie alle vittime del servizio in occasione dell’anniversario della fondazione della Polizia, e ha consegnato il riconoscimento alla vedova di Luca Tanzi, il poliziotto di 40 anni della Questura di Nuoro, morto mentre scortava un’ambulanza con a bordo una ragazza ferita durante l’alluvione. Ai tre colleghi Mirko Pellino, Gavino Chighine e Gavino Virdis che erano con lui la notte dell’ alluvione è stata assegnata la medaglia d’oro al valor civile e promozione per merito straordinario.

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