Il ministro Poletti imita Berlusconi ma si fa lo “sconto”: «Prometto 900mila posti di lavoro»

5 Apr 2014 10:07 - di Redazione

Piano “Garanzia giovani” al via il primo maggio. Parola del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che intervistato da Repubblica fa un po’ il verso al primo Berlusconi, quello del milione di posti di lavoro, quando fu dileggiato da tutto il centrosinistra. Poletti, però, si fa lo sconto e sottolinea: «Il bacino potenziale è di 900 mila giovani che nell’arco di 24 mesi riceveranno un’opportunità di inserimento». «È una novità straordinaria. Nella storia d’Italia non era mia successo che qualcuno si occupasse di un giovane appena uscito dalla scuola. E il primo maggio ha ovviamente un valore simbolico». L’ex presidente Legacoop esclude la riduzione della durata dei contratti a termine senza causale da 36 a 24 mesi perché, dice, “una modifica di questo tipo non sarebbe coerente con l’impianto del decreto”. Apre, invece, a modifiche sulle otto proroghe: “ci sono temi su cui si può ragionare. Il numero delle proroghe ha una sua logica, ma non è un dogma. Dunque se ne può discutere. Come si può discutere sulla formazione connessa all’apprendistato”. E alla domanda se non ritenga contraddittorio aver liberalizzato i contratti a termine e poi puntare sul contratto a tutele crescenti risponde: «Il nostro obiettivo è semplificare le regole e questo si fa con entrambi i provvedimenti». Poletti sottolinea poi che il governo punta a ridurre il numero di tipologie contrattuali, mentre “non c’è alcun cantiere da aprire” sulle pensioni per rendere più flessibile l’età di uscita dal mondo del lavoro. E torna sull’ipotesi del volontariato per i disoccupati: nel governo “discutiamo”, spiega “per fare in modo che nessun italiano in buone condizioni di salute che riceve un sussidio per ragioni diverse resti a casa a non fare nulla”, “sarebbe giusto che offrisse la sua disponibilità per quello che io chiamerei un servizio comunitario”, non obbligatorio. «Credo – continua Poletti – che si debba sperimentare utilizzando la rete capillare del volontariato».

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