Berlusconi: «Contro di me una mostruosità, Napolitano doveva darmi la grazia»

28 Apr 2014 20:47 - di Gabriele Alberti

«A Renzi invidio l’età. Ma il vero riformatore sono io». «Matteo Renzi non è certamente imbattibile, io sono convinto che prevarremo nelle prossime elezioni». Da Piazza Pulita parla un Berlusconi a 360 gradi, spaziando dalle elezioni al patto con Renzi, dalle riforme ai rapporti con il Capo dello Stato, fino alla sua condanna ai servizi sociali . «Avevo chiesto a Napolitano la grazia, senza presentare richiesta formale ma gli avevo detto: “lei ha il dovere morale di assegnare la grazia motu proprio perché la Costituzione gli assegna come un potere monarchico», ricorda Berlusconi al conduttore Corrado Formigli, confessando di non giudicare umiliante, ma ridicola la decisione di affidarlo alla rieducazione dei servizi sociali. «Sono assolutamente sereno perché sono sicuro che ciò sarà un boomerang per chi l’ha voluto», insiste durante il faccia a faccia con Formigli in onda questa sera: «L’affidare ai servizi sociali un signore che è stato per più tempo il responsabile del governo unico cittadino al mondo che ha presieduto per tre volte e bene il G8, è una cosa ridicola non per me, ma per il Paese». E quando Formigli gli domanda se pensa che il Capo dello Stato abbia travalicato i suoi poteri, Il leader del centrodestra mette le mani avanti: «Lascio ad altri o alla storia il giudizio di quanto è successo». Quanto alla condanna per frode fiscale subita, il Cavaliere a precisa domanda risponde che si tratta del «frutto di una costruzione assolutamente inaccettabile, con un processo arrivato a una sentenza mostruosa che sarà ribaltata dalla Corte Europea e dalla revisione» del processo. Si tratta di una «sentenza politica e inventata».

Dopo avere scherzato su Renzi e sulla sua “invidiabile” età, Berlusconi afferma: «Io non lo considero davvero un avversario fino in fondo, Renzi lo avrei preso nel mio partito, potrebbe stare in Forza Italia» perché, tra l’altro, «non è comunista», anche se ora Renzi «è nel Pd e, quindi, è influenzato dal Pd». Ma aggiunge: «Il riformatore sono io, non il Pd.. Che qualcuno tenti di far passare Renzi come per uno che vuole l’ammodernamento dello Stato non possiamo accettarlo, l’ammodernamento lo abbiamo voluti noi», rivendica da Piazzapulita. Si cambia argomento e il Cav si sofferma volentieri sulla sua futura opera di assistenza al centro anziani a Cesano Boscone: «Probabilmente finirò per stare lì tutto il giorno». Cosa farà per gli anziani?, gli chiede Formigli. Il leader di Forza Italia si mostra aperto ad ogni eventualità: «Voglio essere a disposizione, mi chiederanno di fare delle cose e io sarò disponibilissimo a farlo». Formigli lo punzecchia: «Farà animazione, suonerà il pianoforte?». «Non credo. Credo – risponde –  che parlerò soprattutto e starò ad ascoltare, ci saranno molte di queste persone ricoverate che hanno seguito la mia storia e saranno interessate a parlare con me».

Si passa ai temi del lavoro: il Job Act, dice «è stato peggiorato in Parlamento, la minoranza Pd ha voluto introdurre norme dettate dalla Cgil. È partito come Job Act ed è diventato il «Cgil Act», dice soffermandosi sul Dl Lavoro su cui la Camera ha votato la fiducia nei giorni scorsi. Quanto alla legge elettorale, ribadisce: «Sull’Italicum abbiamo accettato modifiche, noi siamo sempre persone ragionevoli, e abbiamo sempre come prima preoccupazione l’interesse del Paese, esattamente il contrario di quello che ha fatto la sinistra». Domanda: «Se  FI arriverà terzo sosterrete l’Italicum?». «Certo», risponde al conduttore, «è un ragionamento concreto, ma stia tranquillo non arriveremo terzi, riusciremo a rimontare», assicura il Cav.

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