Strage nel tarantino: ucciso un pregiudicato, la compagna e il bimbo di 2 anni

18 Mar 2014 10:11 - di Redazione

Hanno sparato per uccidere, sapendo che in auto c’erano tre bambini. E’ l’agghiacciante particolare che emerge nella ricostruzione, fatta dagli investigatori, della dinamica dell’agguato avvenuto alle 21.30 circa di ieri sera sulla strada statale 106 jonica, la Taranto-Reggio Calabria, all’altezza dello svincolo per Palagiano dove, sotto la raffica di colpi di arma da fuoco, sono morti Cosimo Orlando, di 43 anni, con precedenti penali, in semilibertà, che occupava il posto passeggeri dell’auto, una Daewoo Matiz di colore rosso, la sua compagna Carla Maria Fornari, di 30 anni che era alla guida della vettura e il bambino di 2 anni, figlio di Carla Maria Fornari, che l’uomo aveva in braccio. Sul sedile posteriore c’erano altri due bambini, di sei e di sette anni, sempre figli della Fornari, rimasti illesi.
La famiglia stava tornando a casa quando l’automobile condotta dalla donna è stata affiancata da un’altra vettura sulla quale c’erano i killer che hanno cominciato a sparare, uccidendo sul colpo i tre e poi dileguandosi a forte velocità. L’obiettivo dei killer era sicuramente l’uomo, ma gli aggressori non hanno esitato a sparare pur sapendo che a bordo della vettura c’erano tre bambini. Hanno sparato – forse una ventina di colpi – da pochi metri di distanza, senza avere un attimo di esitazione. Cosimo Orlando non ha avuto il tempo di reagire. La famiglia stava rientrando a casa dopo aver trascorso il pomeriggio fuori. Il commando ha agito rapidamente: ha crivellato di colpi la vettura e poi si e’ dileguato senza lasciare tracce. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 che non hanno potuto far altro che constatare la morte dei tre, carabinieri e polizia. I due bambini superstiti erano stesi sui sedili posteriori dell’auto, ammutoliti e sotto shock, incapaci di parlare. La zona viene ora setacciata dalle forze dell’ordine che hanno istituito numerosi posti di blocco.
Cosimo Orlando era detenuto in semilibertà perché stava scontando una condanna per il duplice omicidio di Filippo Scarciello e Giancarlo La Cava, di 22 e 26 anni, uccisi con colpi di arma da fuoco nelle campagne di Palagianello, in provincia di Taranto, il 4 novembre 1998.
Orlando era stato condannato insieme ad un complice e aveva già scontato in carcere 13 anni. Il duplice omicidio, secondo quanto accertarono all’epoca gli investigatori, maturò per contrasti tra gruppi malavitosi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. La sua compagna, Carla Maria Fornari, era, invece, la vedova di Domenico Petruzzelli, pregiudicato di 35 anni ucciso insieme ad un altro pregiudicato, Domenico Attorre, nel maggio 2011. Sia il bimbo di due anni morto nell’agguato di ieri sera che gli altri due bambini di 6 e 7 anni rimasti illesi perché erano seduti sul sedile posteriore della vettura sono nati dalla unione della donna con Petruzzelli.

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