Il nodo del deficit arriva al vertice Ue: è già schermaglia tra Renzi e Barroso
Forse oggi non ci saranno le scintille al vertice Ue di Bruxelles. Però l’aria non s’annuncia per nulla serena. È un vero e proprio avvertimento quello che Barroso manda a Renzi ancor prima di cominciare. «Il rispetto degli impegni presi in sede europea è fondamentale», dice ai giornalisti il presidente della Commissione Ue. «Ho comunque preso atto – continua Barroso rispondendo a una domanda sull’ipotesi di incremento del deficit italiano – delle dichiarazioni fatte a Berlino» con cui il presidente del Consiglio «si è impegnato a un programma molto ambizioso di riforme e allo stesso tempo ha anche detto che avrebbe rispettato tutti gli impegni a livello europeo. Credo che questo sia fondamentale per la fiducia nell’Italia e per tutta l’Ue». Sostanzialmente sulla stessa linea il presidente permanente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy, anche lui interrogato sull’ipotesi di aumento del deficit dell’Italia. «Non ho ancora avuto occasione di parlarne con Renzi che vedrò domani mattina per valutare la natura delle sue dichiarazioni. Naturalmente tutti devono continuare ad applicare le regole concordate. Però discuterò con lui della portata precisa del suo intervento».
Non si è fatta attendere la replica di Renzi, che non ha evidentemente gradito il tono perentorio dei vertici di Bruxelles. «L’Italia – risponde piccato il premier – sta rispettando tutti i vincoli, quindi l’Italia è uno dei Paesi che i parametri li rispetta». Al tavolo della Commissione arriverà probabilmente – secondo quanto anticipato da vari giornali – la richiesta italiana di innalzare la soglia del deficit dal 2,6 al 3 per cento (comunque nel rispetto dei parametri di Maastricht) al fine di ridare fiato alla nostra economia e sostenere la ripresa per il 2014. Il braccio di ferro s’annuncia quindi impegnativo.
Le affermazioni di Barroso e Van Rompuy hanno già provocato una minacciosa dichiarazione di Matteo Salvini : «Barroso e Van Rompuy impongono all’Italia di rispettare gli impegni. Consiglio ai due: non fatevi vedere in Italia, non sareste ben accetti». Curioso che il leader della Lega abbia detto “Italia” e non “Padania”.