Renzi tranquillizza i compagni: niente governo con il Cav. Ma in Forza Italia ci fanno un pensierino

7 Feb 2014 12:35 - di Romana Fabiani

Niente governo con Berlusconi: l’intesa sulla legge elettorale è un conto, una futura coabitazione a Palazzo Chigi è un altro. «Non rischiamo né voto, né saluto…», scrive Matteo Renzi su Twitter rispondendo al giornalista Giovanni Valentini che, sempre su Twitter, aveva annunciato che avrebbe tolto il voto e anche “il saluto” in caso di un governo con Berlusconi. Renzi sa che non può tirare troppo la corda ed è costretto a tacitare sul nascere le voci insistenti di un fronte azzurro che vedrebbe di buon occhio il sostegno a un eventuale governo Renzi. Non è un mistero che il Cavaliere nutra una certa ammirazione per l’astro nascente democratico  che ha contraccambiato rimettendo l’ex premier sulla scena politica come unico interlocutore sulle riforme. Non è un mistero che una parte di Forza Italia (Augusto Minzolini ha parlato apertamente di appoggio esterno) non intende restare in eterno all’opposizione e smania per collaborare con un eventuale esecutivo guidato dal sindaco di Firenze. Il quale, da un lato, non molla il pressing su Palazzo Chigi tanto da aver messo il futuro del governo all’ordine del giorno della prossima direzione del partito del 20 febbraio, e dall’altro deve smentire qualsiasi inciucio con il Cavaliere per tenersi saldo al timone del Pd. Vanno bene gli sgambetti al premier, va ancora bene l’ipotesi di staffetta per ora congelata, è accettabile l’accordo con Berlusconi sulle riforme ben sapendo che sarebbero impossibili senza il via libera di Forza Italia. Ma poi deve fermarsi: altre mani tese al nemico di sempre che sembrava sconfitto con la decadenza da senatore non sarebbero tollerate dalla dirigenza e dalla base del Nazareno. «A me conviene votare, ma all’Italia no» è l’altro messaggio di Renzi affidato alla rete, «siamo a un passo da una riforma storica Senato, province, legge elettorale, titolo V».

Stefano Fassina, leader indiscusso della minoranza interna,  non esclude un governo guidato da Renzi senza passare per le urne e insiste sulla parola “svolta”, «Letta deve dare una svolta, non può vivacchiare». Per salvare la pax interna, Francesco Nicodemo, responsabile comunicazione del Pd, corre ai ripari: «Renzi andrà a Palazzo Chigi solo per via elettorale, esclude di sostituire Letta nel corso di questa legislatura. Ha dato grandi prove di lealtà in questi mesi. Se il governo sfrutterà l’onda nuova di Renzi è più forte di prima». Dal fronte esterno arriva un nuovo attacco dei Cinquestelle. «Renzi parla, parla, parla…ma su questo (il dl Imu-Bankitalia, ndr) manco un accenno. Chissa perché…», scrive su Facebook Beppe Grillo postando il link a un articolo pubblicato sul suo blog nel quale si denuncia come «il dl fatto approvare dalla Boldrini esautorando il Parlamento e violando tutte le procedure va spiegato e rispiegato. È un furto ai cittadini».

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