Il festival ignora i marò, ma il sindaco “azzurro” di Sanremo tinge le piazze di giallo per ricordare i due soldati

14 Feb 2014 11:26 - di Desiree Ragazzi

Non tutti a Sanremo sono disposti a girare le spalle ai marò. E così se in nome di una presunta e ipotetica “bellezza” (così l’ha definita in un’intervista rilasciata a Il Tempo, il direttore di Raiuno Giancarlo Leone) nel palco del Festival milionario di Fabio Fazio e Luciana Litizzetto non ci sarà nessuno spazio per le “vicende internazionali” di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ben altra aria si respira nella cittadina. Grazie a un’idea dell’assessore alla Floricoltura Gianni Berrino (Fdi) subito accolta dal sindaco Maurizio Zoccarato, da domani al 23 febbraio l’acqua della fontana dello Zampillo si tingerà di giallo in segno di solidarietà per i due fucilieri del Battaglione San Marco prigionieri in India. La data di partenza non è causale: proprio sabato cade il secondo anniversario dei fatti che portarono all’arresto di Latorre e Girone. Anche l’atrio del Palafiori e la statua della Primavera saranno illuminate di giallo e ci saranno anche fiori. Anche loro rigorosamente gialli: il servizio beni ambientali del Comune ha già tirato a lucido, infatti, con piccole primule gialle l’aiuola dello Zampillo. Il giallo utilizzato per l’iniziativa, infatti, è il colore del fiocco con cui sono state contraddistinte le iniziative di sensibilizzazione e solidarietà organizzate finora in tutta Italia per i due fucilieri del Battaglione San Marco. L’iniziativa dell’amministrazione comunale prevede anche l’installazione presso la fontana dello Zampillo, uno dei simboli di Sanremo, di un manifesto con le foto dei due militari prigionieri (nella foto in alto). «Si tratta – dicono sindaco e assessore – di un gesto di solidarietà verso i due militari del Battaglione San Marco e di sensibilizzazione per il loro rilascio». Poi, l’auspicio di Zoccarato: «Questi due ragazzi rappresentano l’Italia. Sanremo ha il dovere  di ricordarli, così come l’Italia si sarebbe dovuta muovere in tutto questo tempo con maggiore incisività. Oggi Letta si dimette, cambierà il governo e quindi anche il ministro degli Esteri. Speriamo che alla Farnesina arrivi un ministro che sia più presente e più efficace nel trattare il rilascio di questi due italiani per troppo detenuti in India».

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