Electrolux fa marcia indietro: le lavatrici si faranno in Italia e non più in Polonia
Electrolux cambia rotta e annuncia un nuovo piano industriale: lo stabilimento di Porcia non chiude, il piano per Susegana può essere migliorato, il taglio dell’orario di lavoro a 6 ore sarà messo in campo solo se la perdita di salario sarà sostenuta da ammortizzatori sociali. Un “piano B” in cui si manifesta la disponibilità a superare i nodi della vertenza che avevano sollevato più preoccupazione.
Soddisfazione da parte di sindacati e governo e anche da Unindustria Pordenone: “È una prima importante risposta che premia gli sforzi di quanti si sono impegnati a produrre proposte concrete, tali da creare le condizioni per una nuova competitività del territorio”. Sulla vicenda Elecrolux il ministro Zanonato riferirà alla commissione Industria del Senato mercoledì prossimo.
Electrolux assicura poi di essere impegnata a trovare soluzioni per tutti e quattro gli stabilimenti italiani “grazie anche alle proposte e disponibilità che stanno giungendo da parte del governo e delle istituzioni per interventi di supporto alla riduzione del costo del prodotto, con particolare riferimento al settore delle lavabiancherie”. Appare scongiurata dunque l’idea di trasferire la produzione delle lavatrici in Polonia, notizia commentata positivamente da Zanonato che era stato tirato per la giacca anche dai suoi per l’inerzia dimostrata dinanzi al caso Electrolux.