Riecco gli “antifascisti militanti”: scontri a Trento per l’inaugurazione della sede di CasaPound
Le sigle sono sempre le stesse, dall’Anpi ai centri sociali. Anche il finale è sempre lo stesso, con gli scontri tra gli “antifascisti militanti” e la polizia. Il pretesto: l’inaugurazione di una sede di CasaPound, il centro sociale di destra. Lo schema prevede un’azione simile a quella messa in pratica il 19 ottobre a Roma, con il tentativo di prendere l’assalto il circolo “sgradito”. Proteste, con sit-in e cortei a Trento: il coordinamento antifascista trentino ha organizzato un presidio nella piazza dedicata al partigiano Mario Pasi. Presenti un centinaio di persone, il responsabile dell’Anpi del Trentino, Sandro Schmid, ha chiesto ai cittadini di allargare il fronte di opposizione a CasaPound, «perché Trento ha una forte tradizione antifascista». Nel primo pomeriggio, dal piazzale della stazione ferroviaria, è partito un corteo formato da alcune centinaia di giovani dell’area antagonista e anarchica, provenienti anche da fuori regione, che si è diretto verso la zona sud della città, con l’intenzione di raggiungere la sede appena inaugurata di CasaPound. I manifestanti, raggiunti da un altro corteo del Centro sociale Bruno di Trento, sono stati bloccati però in via De Gasperi da un cordone di poliziotti in assetto antisommossa. Dopo un paio di ore in cui fronteggiando la polizia sotto una fitta pioggia hanno scandito slogan antifascisti e acceso alcuni fumogeni, i manifestanti si sono ritirati tornando in corteo verso il centro città.