De Mistura: l’interrogatorio dei quattro marò in videoconferenza aiuterà il rientro di Girone e Latorre

13 Nov 2013 11:46 - di Valerio Pugi

L’interrogatorio degli altri quattro marò in videoconferenza con l’India, lo scorso 11 novembre da Roma, «ha aiutato a chiarire le circostanze ancora piuttosto nebulose» dell’incidente del 15 febbraio 2012, che ha portato all’arresto di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Lo ha detto l’inviato del governo Staffan De Mistura in audizione alle commissioni di Camera e Senato. L’India ha voluto ascoltare i quattro fucilieri di Marina presenti a bordo dell’“Enrica Lexie” quel giorno «per l’incongruenza tra le pallottole rinvenute nei due pescatori morti e i fucili di Girone e Latorre», ha spiegato De Mistura, sottolineando che il rifiuto italiano ad un loro interrogatorio in India ha provocato il prolungamento delle indagini, ma «la nostra linea è stata fermissima». L’India vuole «chiudere la faccenda nella maniera più equa e rapida, perché anche da loro sta diventando lunga e difficile da spiegare», ha continuato De Mistura, il quale ha ribadito che «da parte nostra c’è discrezione ma continua pressione», riferendosi anche ai suoi «sei viaggi solo quest’anno» e ribadendo che tornerà nel Paese anche il prossimo weekend. «Ogni mese – ha ricordato – c’è una riunione con il premier Letta, i ministri di Esteri, Difesa e Giustizia e me» per fare il punto sulla «strategia della pressione internazionale e l’aspetto giudiziario. Non posso dire quanto durerà il processo ma lavoriamo perché sia il più veloce possibile». De Mistura ha riferito che ora si attende la fine delle indagini in India e che il processo sarà con un giudice monocratico, che si occuperà solo di questo caso per evitare ritardi». «Questa vicenda non può finire a tarallucci e vino come tante altre italiane – ha commentato il presidente della commissione Esteri del Senato, Pierferdinando Casini – È una vicenda grave, noi non le complicheremo la vita, ma quando torneranno bisognerà discuterne», ha aggiunto Casini, riferendosi ai tanti incidenti di percorso, come ad esempio il rientro per due volte in Italia dei due marò e il loro ritorno in India, ma esprimendo comunque apprezzamento e “solidarietà” per il lavoro di De Mistura. Per Ignazio La Russa, ex ministro della Difesa, dalle parole di De Mistura si ricava il grado di urgenza che il governo Letta assegna alla vicenda dei marò: una sola riunione al mese.

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