Marino cerca il bagno di folla tra i manifestanti di Porta Pia. Ma si becca solo fischi e “tirate” di cravatta…

23 Ott 2013 10:23 - di Desiree Ragazzi
Il sindaco paladino degli antagonisti paga lo scotto della sua demagogia e passa dal bagno di folla al bagno di fischi. La sua colpa? Aveva aperto le porte di Roma agli ultrà che sabato avevano manifestano contro la Tav e per il diritto alla casa, ma poi aveva tagliato la corda e non aveva fatto gli onori di casa durante il corteo. Un’assenza che non è di certo passata inosservata e che qualcuno  gli ha fatto notare ieri sera in malo modo.Dopo il vertice con il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, il sindaco di Roma aveva infatti deciso di incontrare i manifestanti che, dopo il corteo di sabato scorso, si erano accampati a Porta Pia, a pochi passi dal ministero delle Infrastrutture, tra cui i No Tav e le associazioni per il diritto alla casa. Il primo cittadino della Capitale ha inizialmente attraversato la folla dei manifestanti con la bicicletta a mano, ma si è beccato qualche fischio, fino  a quando un manifestante gli ha addirittura tirato la cravatta. Nel video, pubblicato dal Corriere della Sera si scorge l’intervento di Andrea Alzetta, detto Tarzan, ex consigliere del Comune di Roma ed esponente di Roma In Action, movimento per la casa, che blocca l’azione del manifestante. E tra i motivi di tanto malumore c’è anche la delusione dei manifestanti che “l’assalto” a Roma oltre ad avere danneggiato la Capitale non ha prodotto gli effetti sperati. Il tanto atteso incontro tra movimenti per l’abitare, il ministro alle Infrastrutture, Maurizio Lupi, e il sindaco Marino è stato del tutto “insoddisfacente”: almeno per i manifestanti che al termine del vertice hanno lasciato, delusi, la sede del ministero al grido di “vergogna” e “ladri”. Uscendo dal ministero, mentre gruppi di manifestanti protestavano, il sindaco ha spiegato di aver chiesto «un blocco degli sfratti, fino a quando i Comuni non siano in grado di offrire soluzioni alternative, in modo che nessuno, soprattutto nei mesi invernali, rimanga senza casa». Una proposta che, ha sostenuto il primo cittadino, sarà affrontata «al tavolo tra Governo-Regioni e Comuni il 31 ottobre». Richiesta ribadita anche dal suo vice, Luigi Nieri. «Una sospensione degli sfratti – ha detto – è il primo passo per poter affrontare concretamente il problema casa». Poco prima dell’incontro, Lupi aveva scritto su Facebook che avrebbe ribadito ai movimenti che «il tema casa è dall’inizio priorità del governo».

 

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