Il Papa lancia il suo messaggio di pace anche su Twitter: Mai più la guerra!
Papa Francesco ripete il suo grido di pace anche su Twitter: «Mai più la guerra! Mai più la guerra!» è il messaggio lanciato sul profilo @Pontifex in nove lingue. Come ha annunciato nell’Angelus di domenica, il Santo Padre ha indetto per tutta la Chiesa il 7 settembre prossimo, vigilia della ricorrenza della Natività di Maria regina della pace, una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria e nel Medio Oriente e nel mondo intero. Nell’omelia della messa celebrata a Santa Marta, la prima con i gruppi dopo la pausa estiva, il Papa ha poi lanciato un monito contro le chiacchiere: «Quelli che in una comunità fanno chiacchiere sui fratelli, sui membri della comunità, vogliono uccidere. Dove c’è Dio non ci sono odio, invidia e gelosia, e non ci sono quelle chiacchiere che uccidono i fratelli», ha ribadito il Pontefice riferendosi all’incontro di Gesù con i suoi conterranei, gli abitanti di Nazaret, come lo racconta il Vangelo di San Luca. I nazaretani ammirano Gesù – ha osservato il Santo Padre – ma aspettano da lui un qualcosa di strabiliante: «Volevano un miracolo, volevano lo spettacolo» per credere in lui. Così Gesù dice che non hanno fede e «loro si sono arrabbiati, tanto. Si sono alzati, e spingevano Gesù fino al monte per buttarlo giù, per ucciderlo. Ma guardate com’è cambiata la cosa: cominciarono con bellezza, con ammirazione, e finivano con un crimine: volendo uccidere Gesù. Questo per la gelosia, l’invidia, tutte queste cose. Questa non è una cosa che è successa duemila anni fa: questo succede ogni giorno nel nostro cuore, nelle nostre comunità. Quando in una comunità si dice: “Ah, che buono, questo che è venuto da noi!”. Se ne parla bene il primo giorno; il secondo, non tanto; e il terzo si incomincia a spettegolare e finiscono spellandolo».
Così i nazaretani «volevano uccidere Gesù. Ma quelli che in una comunità fanno chiacchiere sui fratelli, sui membri della comunità, vogliono uccidere: lo stesso di questo! L’apostolo Giovanni, nella prima Lettera, capitolo III, versetto 15c, dice questo: “Quello che odia nel suo cuore suo fratello è un omicida”. Noi siamo abituati alle chiacchiere, ai pettegolezzi. Ma quante volte le nostre comunità, anche la nostra famiglia, sono un inferno dove si gestisce questa criminalità di uccidere il fratello e la sorella con la lingua!. Una comunità, una famiglia – ha proseguito il Papa – viene distrutta per questa invidia, che semina il diavolo nel cuore e fa che uno parli male dell’altro, e così si distrugga».