Venezia, frase shock di un gondoliere su Fb: «Auguro una morte lenta ai piloti dei vaporetti»

21 Ago 2013 14:48 - di Redazione

«Auguro a tutti i capitani Actv una morte lenta e dolorosa!!!!». È il messaggio choc che sarebbe stato postato, e poi rimosso, su Facebook da un gondoliere all’indirizzo dei piloti dei vaporetti del trasporto pubblico a Venezia, alla luce dell’incidente alla gondola che sabato è costato la vita a un turista tedesco a Rialto, Joachim Vogel. Sulla vicenda ha avviato un’indagine l’Ente gondola, il cui Presidente Nicola Falconi rileva: «Stiamo facendo le verifiche del caso e se il fatto dovesse essere confermato scatterebbe la lettera per convocare in commissione disciplinare l’autore».  «Sulla vicenda – continua – valuteremo i risvolti amministrativi ma anche l’eventuale danno di immagine che una frase del genere dà alla professione dei gondolieri, che non possono minacciare in questo modo alcuno».

Proprio l’Ente gondola – una struttura pubblica che ha il compito di controllare l’attività dei pope – ha convocato un cda straordinario  con all’ordine del giorno, tra l’altro, la commemorazione della vittima dell’incidente, la discussione sulla sicurezza delle gondole e il contrasto al fenomeno del moto ondoso in Canal Grande e a San Marco. Un’analoga riunione, sugli stessi temi, è stata fatta dai gondolieri che si riuniscono nell’associazione dei Bancali. Sul fronte giudiziario il Pm Roberto Terzo, che indaga sulla vicenda, oltre ad aver indagato per omicidio colposo il pilota del vaporetto che ha centrato la gondola, ha iscritto nel registro i capitani degli altri due vaporetti in manovra all’atto del sinistro. Si tratta di un atto dovuto affinché possano nominare dei periti di parte ai fini dell’autopsia sul corpo del turista tedesco.

Tornando al messaggio su Fb, non c’è dubbio che si tratti di una frase infelice e potenzialmente criminogena. Ma è anche questa l’altra faccia, quella oscura, del social nerwork, che, insieme a tanti aspetti indubbiamente positivi,  moltiplicano anche  le occasioni per mettere in circolazione messaggi sbagliati.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *