Renzi: cercasi on line un nuovo brand per la città di Dante. Il Pdl: non serve, c’è già il simbolo del Giglio
Matteo Renzi si lancia nella sfida più ardua, forse ancora più difficile delle primarie del Pd, modificare il brand Firenze e crearne uno analogo a quello di New York e Amsterdam. Obiettivo trovare un logo che non segua le orme del celebre e storico giglio rosso conosciuto in tutto il mondo. Il Comune ha lanciato un contest online e anziché rivolgersi a un’agenzia di comunicazione o fare una selezione tradizionale, ha preferito affidarsi a una sorta di “concorso 2.0” sul web. Il concorso sarà gestito da Zooppa, start up dell’incubatore veneto di H-Farm. Al termine il Comune riceverà copia delle proposte pervenute senza alcun riferimento al nome dell’autore e sceglierà i trenta migliori lavori (che saranno inseriti in un albo ufficiale) e tra questi il primo classificato, che vincerà un premio di quindicimila euro. Il marchio sarà utilizzato per la promozione di Firenze a livello nazionale e internazionale, per la comunicazione delle innovazioni e dei cambiamenti della città, per la promozione culturale e turistica e come contrassegno di qualità di eventi, luoghi, prodotti e servizi dell’amministrazione comunale. «Firenze non è un brand ma avrà un brand», ha spiegato Renzi. «Avere un brand – ha detto ancora – significa essere riconoscibile a livello mondiale e anche ricavare denaro che è nostra intenzione reinvestire in cultura, così come fatto per il contributo di soggiorno. La formula di una gara sul web è innovativa: anziché rivolgersi ai soliti noti o a un’agenzia di comunicazione, abbiamo preferito una strada originale, che liberi il talento a chiunque voglia provarci, in tutto il mondo, senza bisogno di carte bollate». Ma il concorso crea già polemiche. «Firenze – ha detto il capogruppo del Pdl al Comune, Marco Stella – ha già un suo brand e un suo logo che sono il nome e il giglio rosso in campo bianco, ecco il brand Firenze. L’unico che sembra non averlo ancora capito purtroppo è proprio il sindaco. Il nome Firenze ed il giglio simbolo della città non appartengono a Renzi – ha aggiunto – né alle amministrazioni comunali, ma soltanto ai fiorentini, se qualcuno decide di cambiare i simboli e quindi la storia della città lo deve chiedere ai cittadini. Se Renzi andrà avanti con questa sciagurata operazione di marketing chiederemo di fare un referendum e chiedere ai fiorentini cosa ne pensano. Siamo a Firenze – ha concluso – veramente qualche miope e provinciale amministratore può pensare che cambiando il simbolo della città cambierebbe l’attrattiva di Firenze nel mondo? Prima ancora di un nuovo brand Firenze dovrebbe trovare un sindaco».