Nasce “La Manif pour tous” Italia in simbiosi con i cugini francesi: la prima veglia il 25 luglio a Roma

22 Lug 2013 18:34 - di Guglielmo Federici

Benvenuti in Italia. Arriva  ufficialmente anche a casa nostra La Manif pour Tous Italia in stretta simbiosi con l’omonimo gruppo transalpino diventato un vero e proprio movimento d’opinione con l’oceanica rivolta del popolo francese contro la legge Taubira sui matrimoni gay. Una delle più interessanti rivolte culturali degli ultimi anni – un’indignazione che è pre-politica e non ideologica – ha avuto l’inaspettato merito di risvegliare milioni di coscienze. Con un taglio trasversale portato avanti prima di tutto dalla gente comune, da associazioni omosessuali ed eterosessuli e da credenti di tutte le religioni e non credenti, ha sostenuto con fermezza e rispetto che il matrimonio possa essere composto solo da un uomo ed una donna.

La Manif pour Tous Italia si sente in sintonia con tutto questo e dà appuntamento a giovedì 25 luglio a Roma per l’atto inaugurale della sua attività: «Ci disporremo su piazza Montecitorio, davanti al Parlamento, giovedì 25 luglio dalle ore 19.00 alle ore 21.00 circa comunicano tramite Fb e volantini. «Verrà distribuita a tutti i partecipanti una candela da utilizzare durante la veglia, come richiamo a non spegnere la propria coscienza». Ciò che ha portato a un’accelerazione dell’iniziativa è stata la proposta di legge in discussione alla Camera dei Deputati «che ci ha messo tutti in allarme: quella sul Contrasto all’omofobia e alla transfobia. Ma poche persone sanno – scrivono in una nota – che il 18 giugno è stato avviato l’iter legislativo al Senato sulla proposta di legge per l’accesso al matrimonio da parte delle coppie formate da persone dello stesso sesso (chiamata “Matrimonio egualitario”). Inoltre, nel cassetto c’è anche quella della Modificazione dell’attribuzione di sesso». Che vuol dire? Che se pubblicamente si dichiara che il matrimonio tra persone dello stesso sesso non sia paragonabile a quello tra uomo e donna, questa affermazione può essere benissimo letta come una discriminazione, se non addirittura un incitamento alla violenza, verso le persone omosessuali, cosa che può portare al carcere fino a quattro anni.

«È chiaro che questa prima proposta è un “varco” per far passare senza troppa fatica le altre due proposte di legge, compresa l’adozione da parte delle persone dello stesso sesso». Nella proposta di legge sul “Matrimonio egualitario” c’è l’esplicita volontà di sostituire le parole “marito e moglie” con la parola “coniugi”. Insomma, una vera decostruzione di ciò che da sempre ed in tutte le culture è stato considerato il cardine della società umana, la famiglia fondata da un uomo ed una donna. La Manif pour Tous Italia ha perciò tra i suoi obiettivi anche quello di far conoscere ai cittadini italiani – rendendole comprensibili – l’esistenza di tali leggi e fin dove esse si spingano.

 

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