Inserire tra i flop di Monti il “no” a Roma 2020: Londra con le Olimpiadi ha rilanciato l’economia

27 Lug 2013 20:05 - di Redattore 92

È ufficiale: tra le malefatte del governo Monti va inserita anche la rinuncia alle Olimpiadi di Roma 2020. A un anno di distanza dalle Olimpiadi di Londra 2012, il governo britannico fa un bilancio dell’eredità lasciata dal grande evento sportivo: i dati economici ufficiali e i sondaggi descrivono uno straordinario successo. La manifestazione, costata 8,77 miliardi di sterline, ha generato un giro d’affari di quasi 10 miliardi di sterline. Mentre in un sondaggio di ComRes i due terzi dei cittadini del Regno hanno detto che è valsa la pena investire così tanti soldi nell’organizzazione delle Olimpiadi. Un punto sul quale ha insistito anche Jacques Rogge: «Dopo aver generato decine di migliaia di posti di lavoro per la costruzione delle infrastrutture – nel bel mezzo della recessione globale -, i Giochi continuano a favorire la crescita economica. Hanno già portato – ha scritto il presidente del Cio a un anno dalle Olimpiadi londinesi – a un incremento di 9,9 miliardi di euro nel commercio e negli investimenti del Regno Unito, rafforzando ulteriormente lo status di business internazionale. Il successo di Londra 2012 ha anche creato opportunità per le aziende britanniche nell’assistenza a chi sta preparando i Giochi invernali di Sochi 2014 e quelli estivi di Rio de Janeiro 2016». Inoltre, «gli organizzatori delle future città ospitanti hanno tenuto conto della lezione di Londra 2012. I cittadini di Rio, per esempio, stanno già beneficiando di una nuova linea di trasporto rapido, con altre tre in arrivo e una nuova linea della metropolitana. Molte altre iniziative sono in corso a Sochi e a Pyeongchang, che sarà sede dei Giochi invernali del 2018 in Corea del sud».

Insomma, la rinuncia del governo Monti, dettata per motivi economici è stata un clamoroso abbaglio. Come ha notato Mario Pescante, in occasione dei Giochi del Mediterraneo.  «È stata un’occasione persa – ha ribadito l’ex presidente del Coni e attuale membro Cio – rinunciare è stata una decisione di una miopia incredibile. Ho sempre difeso l’allora presidente del consiglio Mario Monti, ma la delusione oggi è ancora più forte perché oggi saremmo stati in pole position sicuramente». L’8 settembre a Buenos Aires il Cio deciderà la sede ospitante per l’edizione del 2020 con Tokyo, Madrid e Istanbul tra le favorite. Pescante ha poi rivelato un altro clamoroso errore del Professore: «Mi disse che anche la Spagna si sarebbe ritirata, invece loro sono ancora li e competono con qualche chances di vincere. Ci hanno dato una lezione di orgoglio e coraggio».

 

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