Gasparri lancia l’allarme su Napoli: «È emergenza legalità, intervenga il governo»
«Il Comune di Napoli, con un ex pm sindaco, ha raggiunto il punto più basso in quanto a legalità e trasparenza. In due anni di amministrazione sono cambiati nove assessori su dodici e tutti quelli che furono i protagonisti della cosiddetta rivoluzione arancione hanno abbandonato de Magistris». Nel bilancio impietoso formulato da Maurizio Gasparri è racchiuso il fallimento della giunta napoletana. «Il recente caso del vicesindaco e dell’assessore allo Sport indagati – osserva il vicepresidente del Senato – senza dimenticare l’assurda vicenda del fratello del sindaco, anch’egli indagato e che si aggira a Palazzo San Giacomo non si capisce bene a che titolo e con quali ruoli, rendono evidente il deficit di credibilità ed affidabilità amministrativa che si registra nel capoluogo campano». Per l’esponente del Pdl «a tutto ciò vanno sommate le difficoltà finanziarie dell’Ente, il cui rating è stato declassato a livello spazzatura e le sempre presenti emergenze rifiuti e criminalità. Insomma – conclude Gasparri – la situazione è davvero drammatica e fa bene l’opposizione di centrodestra in consiglio comunale a richiedere un intervento del governo per evitare conseguenze ben più drammatiche per i napoletani. La stagione delle false promesse è crollata sotto le macerie di una conclamata incapacità amministrativa. Occorre voltare pagina prima che sia troppo tardi».
Un allarme reiterato anche da Luigi Compagna: «A Napoli l’opposizione di centrodestra ha cercato per oltre due anni un confronto con la maggioranza per il bene della città. Purtroppo de Magistris è stato ed è esclusivamente autoreferenziale», commenta il coordinatore vicario del Pdl a Napoli. «Quel narcisismo col quale pretese di governare oggi si è trasformato in vittimismo. Entrambi i suoi risentimenti sono sterili ed inutilmente polemici. È il sindaco – conclude Compagna – che in questi anni ha fatto scarsissimo ricorso al dialogo, mentre l’opposizione, guidata da Gianni Lettieri, è stata ed è presente costruttiva e propositiva».