Scontri con la polizia al corteo Thyssen, ferito il sindaco di Terni. Alfano: «I fatti saranno accertati»

5 Giu 2013 19:11 - di Redazione

«Sarà fatto tutto quello che si deve». Arriva nel tardo pomeriggio la telefonata del  ministro dell’Interno, Angelino Alfano al sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, rimasto ferito, per esprimere dispiacere per gli scontri tra polizia e manifestanti durante il corteo di protesta dei lavoratori delle acciaierie Ast, ex Thyssen. Alfano ha assicurato «massima attenzione alla relazione, tempestivamente richiesta agli uffici competenti, per una precisa ricostruzione dei fatti di tensione tra forze dell’ordine e manifestanti.

Il corteo di circa 400 persone, partito dai cancelli dell’Ast, avrebbe avuto come meta la sede della prefettura, in realtà è proseguito, di corsa, fino alla stazione, con i manifestanti che per occupare i binari hanno superato lo sbarramento della polizia. A quel punto la tensione è aumentata e ci sono stati contatti tra agenti e manifestanti: durante un’azione di respingimento da parte delle forze dell’ordine, che avevano organizzato un cordone, sono rimasti contusi un lavoratore e il sindaco Di Girolamo, che era arrivato per cercare di mediare. Il primo cittadino ha riportato una ferita non grave alla testa ed è stato medicato con due punti di sutura al capo. Sugli scontri avvenuti il capo dell’Ufficio centrale ispettivo della Polizia di Stato ha richiesto al Questore di Terni «una dettagliata relazione». Il prefetto di Terni, Vittorio Saladino, si è recato nell’ospedale cittadino a fare visita al sindaco Leopoldo Di Girolamo che ha denunciato la «violenza incomprensibile» da parte della polizia. Coro di critiche da partiti e sindacati, in particolare il Pd ha chiesto al ministro Alfano di riferire in Parlamento.

La polizia di Stato «è consapevole delle difficoltà in cui versano i lavoratori delle acciaierie ai quali esprime vicinanza, tuttavia non può esimersi dal rilevare che il comportamento di pochi e violenti, partecipanti al corteo, non può essere accettato», precisa la Questura in una nota. «Conosciamo il ruolo e l’importanza delle associazioni sindacali – afferma la Questura – che da sempre a Terni ispirano la loro azione a principi di legalità. Il comportamento tenuto da alcuni che hanno travalicato i limiti di una protesta civile, cercando il confronto con le forze di polizia, lanciando oggetti contundenti a danneggiando una vetrata della stazione ferroviaria, è documentato, così come i reiterati tentativi di forzare il cordone delle forze dell’ordine». Il questore – prosegue la nota – «esprime solidarietà al sindaco per le lesioni riportate». La polizia ha anche reso noto che sono in corso accertamenti «il cui esito verrà comunicato quanto prima alla autorità giudiziaria per le opportune valutazioni». Solidarietà ai lavoratori e richiesta di accertamenti immediati sono stati espressi in maniera bipartisan. «Ho presentato un’interrogazione al ministro Alfano», dice Renata Polverini del Pdl. Anche FdI con Giorgia Meloni sollecita il ministro degli Interni, proprio mentre «una ispezione per accertare le cause che hanno portato agli incidenti  è stata annunciata dal sottosegretario all’Interno, Gianpiero Bocci dopo un colloquio con il capo della Polizia, Alessandro Pansa.

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