Berlusconi a Udine: noi sopra il Pd di 4 punti. Se lo stallo continua si voti a giugno

18 Apr 2013 20:24 - di Redazione

«Se continua questo stallo è meglio andare al voto a giugno». Lo ha detto in apertura del suo comizio a Udine Silvio Berlusconi, che ha invitato il popolo del centrodestra a combattere contro l’astensionismo. «Gli altri hanno un elettorato più irrigimentato. Per questo è necessario mobilitarci e combattere l’astensionismo». Berlusconi è giunto poco prima delle 19, con un’ora di ritardo sull’orario previsto, in piazza San Giacomo in una città blindata, per tenere un comizio elettorale a sostegno del candidato di centrodestra alla presidenza del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo,alle prossime elezioni regionali di domenica e lunedì prossimi.
Ad attenderlo oltre ai vertici del partito regionale e gli altri candidati locali del centrodestra – secondo gli organizzatori – oltre tremila persone in una piazza piena di bandiere del Popolo della Libertà. “Il Pdl è ritornato ad essere il primo partito in Italia – ha detto – i sondaggi sono molto positivi con cinque punti in più rispetto a due mesi fa. Siamo saliti – ha detto – dal 21 al 26%”.

A questo punto Berlusconi è stato contestato da un gruppo di giovani grillini, che hanno insultato l’ex premier definendolo buffone e inneggiando a “Grillo”. L’ex premier ha risposto loro ricordando che in venti anni di vita politica lui e il centrodestra non hanno mai interrotto alcuna manifestazione. «Siete invidiosi – ha detto Berlusconi rivolgendosi ai contestatori – e dovreste tutti guardarvi allo specchio». Dopo il grave episodio di intolleranza politica da parte di una minoranza organizzata Berlusconi ha lanciato un appello: «Ai 171 mila elettori friulani e giuliani che a febbraio hanno votato per il Movimento 5 Stelle chiedo se hanno finalmente capito se i grillini eletti al Parlamento sono veri e propri dilettanti allo sbaraglio. Rivolgo un appello a chi ha votato non per un ex comico ma per un comico, Grillo, che – ha aggiunto Berlusconi – mi ha onorato dell’appellativo di “salma”. Credo però – ha concluso – che ora questi elettori sappiano in che mani hanno messo il loro voto e chiedo loro di pensarci domenica prossima».

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