Non dite a Bersani che Renzi è già in campagna elettorale: ad “Amici” uno spot di tre minuti

30 Mar 2013 18:32 - di Redazione

Matteo Renzi è già entrato in campagna elettorale.  Alla registrazione del programma di Canale 5 Amici, che andrà in onda sabato 6 aprile il sindaco di Firenze ha recitato il suo sermone-monologo, sulla scia della frase di Papa Francesco: «Perdonate i politici se fanno polemiche sui talent show – ha detto nell’intervento di tre minuti e mezzo – ma non perdonate quei politici che vogliono cancellare il talento. Noi avremo speranza se nel futuro di questo paese potremo riuscire a coltivare i nostri sogni». Intervendo all’inizio del programma, introdotto da Maria De Filippi che ha citato la frase di papa Francesco ai giovani «Non fatevi rubare la speranza», l’esponente del Pd ha incoraggiato i concorrenti che aspirano a diventare gli eredi di Marco Carta, Valerio Scanu ed Emma Marrone. «Se c’è una cosa bella che ci aspettiamo da voi – ha proseguito Renzi – è di non fare come è stato fatto fino ad oggi dove troppo spesso si trovava lavoro non per il talento, ma perché si conosceva qualcuno, per le raccomandazioni. Sarà un grandissimo momento quando questo paese sarà fatto da persone che vanno avanti con la forza del proprio sudore, anche battendo qualche botta. Può succedere, a me è capitato di perdere». Un intervento che assomiglia a uno spot elettorale, tanto che anche l’entourage del sindaco di Firenze aveva insistito sull’audience della trasmissione per giustificare la presenza di Renzi in studio. Forte dell’ultimo sondaggio Swg (la fiducia degli italiani in Renzi è salita dal 49 al 55 per cento in una settimana) mentre quella di Bersani è in calo (dal 32 al 30). Quel che preoccupa di più il Partito democratico è quella preferenza espressa dell’elettorato degli altri partiti: Renzi piace più a chi vota Pdl (71%) e Grillo (68%) che agli elettori del Pd (60 per cento). Sarà interessante vedere la prossima settimana se la presenza negli studi dell'”odiata” tv berlusconiana possa contribuire a esaltare ulteriormente questa contraddizione. Con gli elettori di sinistra sempre più tiepidi nei confronti di Renzi.

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