Corteo No Tav: i grillini a braccetto con gli anarchici. Va anche Laura Puppato e il Pd non la prende bene
Il corteo no Tav di domani in Val di Susa, ancora prima di cominciare, ha già importanti implicazioni politiche. Parteciperanno anche alcuni parlamentari Cinquestelle che, recita un comunicato, “eserciteranno i loro poteri di ispezione sui cantieri e sull’opera come previsto dalla legge”. Parole che non sono piaciute al presidente del Senato Piero Grasso che, in una lettera al capogruppo al Senato del M5S Crimi, spiega che i parlamentari non possono fare “ispezioni” ma solo una “normale visita” e che i loro accompagnatori non sono assimilabili ai parlamentari. Una precisazione che suona come un monito visto che i grillini, come riportato da La Stampa, vogliono far entrare nel recinto di Chiomonte – dove sono avvenuti, dal giugno 2011 all’8 febbraio scorso 37 incidenti con feriti tra forze dell’ordine e manifestanti – alcuni tra gli esponenti più radicali del movimento. Tra questi l’anarchico di Exilles Luca Abba, pluridenunciato e già imputato in diversi procedimenti penali aperti dalla procura di Torino. Poi il bancario in pensione Alberto Perino, 69 anni, portavoce storico del movimento, anche lui indagato. Il senatore grillino Scibona tra i «collaboratori» ha inserito anche Lele Rizzo, uno dei capi del centro sociale Askatasuna, fondatore del Clp (Comitato di Lotta Popolare), succursale della Val Susa. Marco Rettighieri, direttore generale della Ltf, la società responsabile della parte transnazionale della nuova Torino-Lione ha a sua volta detto che i parlamentari saranno accolti senza problemi “ma dovranno sottostare alle regole di sicurezza che disciplinano l’attività di un cantiere. Per questo motivo ci sono zone alle quali non potranno accedere”.
La plateale presa di posizione dei Cinquestelle sulla Tav, che stride con la posizione favorevole del Pd, non fa che complicare ancora di più la missione di Bersani, rendendo incompatibile un dialogo con i grillini visto che sull’opera le posizioni sono così discordanti. I grillini manifesteranno inoltre assieme alla sinistra radicale di Sel e di Rifondazione e a Rivoluzione civile, il partito di Ingroia. Alla manifestaizone ci sarà anche, a titolo personale, Laura Puppato. Una mossa che ha creato non pochi malumori in largo del Nazareno. Così Laura Puppato ha cercato di giustificarsi: “Nessuna rincorsa ai grillini e nessuna spaccatura interna al Pd. La mia posizione sulla Tav Torino-Lione è nota avendola espressa in tempi non sospetti e in buona compagnia – Renzi avanzava forti dubbi sulla priorità dell’opera, Vendola era contrario e lo stesso Bersani non ne era affatto entusiasta – ben prima dei risultati delle recenti elezioni. Andrò in Val di Susa – dice ancora Puppato – perché è compito della politica ascoltare, capire e soprattutto dialogare”. L’arrivo dei parlamentari tra l’altro non piace neanche agli irriducibili dei centri sociali, finora unici protagonisti della protesta, spesso degenerata in scontro con le forze dell’ordine.