“Albertone” ha una sua via a Roma. È tornato vicino alla Magnani e a Mastroianni

16 Feb 2013 20:31 - di Antonio Pannullo

«Io sono io…», puntualizzava il Marchese del Grillo. Che avrebbe fatto la stessa battuta nel vedere il suo nome troneggiare in una strada di Roma, la città del mitico “Albertone”, la città che lo ama da sempre e che gli ha intitolato una via. È la strada che fiancheggia la Casa del Cinema, ex via della Pineta. Che ora si chiama “viale Alberto Sordi”. «Finalmente si è ritrovato con i suoi amici», ha detto Aurelia Sordi, sorella dell’attore riferendosi al fatto che la via si trova vicino a largo Marcello Mastroianni e via Anna Magnani. «La nostra amministrazione è fiera di aver intitolato questa via ad Alberto Sordi – ha spiegato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, presente alla cerimonia – Ciò conferma quel rapporto d’amore che c’è tra Alberto e la città di Roma». Presente, tra gli altri, l’assessore capitolino alle Politiche Culturali, Dino Gasperini e il presidente della Fondazione Sordi. L’intitolazione è stata accompagnata dalle note della Banda della Polizia Municipale. È l’omaggio della città a uno degli attori più amati di sempre, che più ha saputo rappresentare Roma. L’assessore Gasperini ha ricordato che in occasione del decennale dalla morte di Sordi, dal 14 al 25 febbraio, la città sarà palcoscenico di una serie di iniziative per ricordarlo. Gasperini ha ricordato che «Sordi ci ha fatto ridere, commuovere e ci ha fatto pensare. Ci ha raccontato ciò che eravamo e ciò che in fondo siamo ancora, puntando sui caratteri comuni della romanità, con i suoi vizi e le sue virtù, con le sue rugantinate se così possiamo dire, la voglia dei romani di fare e strafare, parlare e straparlare anche, fumantini e accalorati a volte ma sempre con il sorriso buono». Due giorni fa lo stesso Alemanno ha inaugurato la mostra “Alberto Sordi e la sua Roma” al Vittoriano.  La comicità e i personaggi rappresentati da Alberto Sordi sono rappresentati nella mostra, che sarà al Vittoriano fino al 31 marzo. Esposti anche oggetti che lo hanno caratterizzato nei suoi film come il casco del pizzardone e i suoi costumi di scena del “Marchese del Grillo”. Tra le iniziative, previste,  tante proiezioni in più location, un concerto benefico, una messa, i suoi sketch radiofonici nelle stazioni della metro, e le immagini dei suoi film proiettate sul Colosseo, con le sue interviste in sottofondo.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *