Si allunga la lista dei “folgorati” sulla via di Monti. Non si sa perché…

1 Nov 2012 20:00 - di

Folgorata sulla via di Damasco e dei banchieri. Che cosa sia accaduto nelle ultime ventiquattr’ore è un mistero buffo, si sa soltanto che la Confindustria si è improvvisamente infatuata di Monti: grazie a lui ora «ci sono spazi per un rimbalzo», ma attenti perché, dietro l’angolo, «ci sono le elezioni», maledette e inopportune. Il Centro studi di Viale dell’Astronomia si è convertito nel giro di una notte, ha aggiunto la sua voce al coro di voci candide, quelle delle agenzie di rating, della grande finanza, della Merkel e di Napolitano. I vertici degli industriali si contraddicono, nelle ultime settimane le critiche più pesanti nei confronti del governo tecnico sono giunte proprio dal loro presidente, Giorgio Squinzi. Basta spulciare tra le sue dichiarazioni di ottobre per averne una prova. Ne ricordiamo alcune: «Il governo non sta facendo tutto quello che sarebbe necessario per il salto di qualità»; «La colpa è del governo se il fisco sta uccidendo le nostre imprese». «La spending review? Solo un aperitivo». «L’esecutivo non ha preso nessuna iniziativa incisiva per la ripartenza»; «Dateci un Paese normale». Appunto. In un Paese normale, però, le elezioni non sono considerate un pericolo, i poteri forti e medi non dicono cosa bisogna fare dopo il voto e le associazioni non cambiano linea a seconda delle esigenze del momento. Invece, grazie anche a dichiarazioni un po’ avventate, si sta indebolendo il concetto stesso di democrazia. lasciando il passo (e il primato) alla grande finanza e ai mercati, così da farsi apprezzare dalla Merkel e dall’Europa. Un atteggiamento che non nasconde un complesso di inferiorità dal quale solo il ritorno di una vera politica può liberarci. Tra l’altro, gli ultimi dati sulla disoccupazione e il crollo dei consumi sono lì a dimostrare che qualcosa, nella strategia dei “professori” al governo, non funziona. Fino a un minuto prima, la Confindustria lo diceva a chiare lettere e denunciava gli errori di Monti. Un minuto dopo ha cambiato idea. Qualcuno dovrebbe spiegarne il motivo.

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