Dopo 12 anni Roma ha la nuova metro
Roma inaugura la sua nuova linea della metropolitana. Sono partiti puntuali alle 5,30 di ieri i primi treni della tratta B1: quasi quattro chilometri per tre nuove stazioni, Sant’Agnese-Annibaliano, Libia e Conca d’Oro. A inaugurare l’opera il sindaco Gianni Alemanno, presente all’apertura del servizio insieme all’assessore alla Mobilità, Antonello Aurigemma. «È una giornata importante per Roma – ha commentato il primo cittadino – è stato fatto un enorme lavoro e dal punto di vista tecnologico questa linea è veramente all’avanguardia. Dall’ultima inaugurazione di una metro a Roma sono passati 12 anni, era il 2000, l’anno del Giubileo. La capacità di espansione è veramente notevole, anche perché questa è una linea che sarà prolungata fino alla Bufalotta. Un investimento di 516 milioni di euro in un momento di crisi economica e un esempio di lavori e tecnologia italiana estremamente importante».
I numeri della metro B1
Un percorso sotterraneo di 3,9 chilometri, tre nuove fermate e la possibilità di trasportare 24mila passeggeri l’ora. La diramazione del metrò blu collega piazza Bologna con piazza Conca d’Oro e potrà essere utilizzata da mezzo milione di cittadini residenti nel quadrante nord-est della capitale. In particolare i quartieri Bologna-Nomentano, Trieste-Africano e Montesacro. Le tre nuove stazioni, caratterizzate tutte da piazze ipogee, al di sotto del livello stradale, sono state progettate dall’architetto Paolo Desideri che ha anche disegnato le forme della nuova stazione Tiburtina. Gli incassi del primo giorno della metro B1 saranno devoluti alle popolazioni dell’Emilia colpite dal sisma. Da lunedì 18, come ha sottolineato l’assessore Aurigemma, scatterà anche il nuovo piano del trasporto pubblico di superficie della zona «in modo che tutte le linee bus siano collegate con le nuove stazioni della metro». La frequenza dei treni sulla nuova tratta sarà di 8 minuti. «Per ora – ha detto l’assessore Aurigemma – la frequenza è stata già incrementata: da Bologna a Laurentina è passata da 4 a circa 2 minuti e mezzo. È rimasta invariata da Laurentina a Rebibbia con un treno ogni 4 minuti mentre sulla nuova linea B1, da Bologna a Conca d’Oro, passa un convoglio ogni 8 minuti. Si tratta di una fase di start up, poi abbasseremo ulteriormente le frequenze e i tempi d’attesa con l’arrivo di 17 nuovi treni».
Servirà oltre 500mila abitanti
L’assessore si è mostrato soddisfatto: «Un’opera molto attesa da un quadrante che per tanti anni si è sentito abbandonato. Servirà a ottimizzare il trasporto pubblico e a far defluire maggiormente il traffico privato. Prima di un anno aprirà la stazione Ionio, inoltre è già stato approvato il tracciato per l’ulteriore prolungamento della B1 che porterà da Ionio a Bufalotta». Ma c’è dell’altro.
La linea C
«L’amministrazione capitolina – ha anticipato – aprirà entro febbraio 2013 la prima tratta della linea C, quella che va da Montecompatri a Centocelle. Quindi entro la fine della consiliatura la rete metropolitana sarà incrementata di oltre il 50% rispetto a quella attuale». In cantiere ci sono anche altre opere. «È già stato assegnato il bando di cantierizzazione del prolungamento della B – ha spiegato Aurigemma – che va da Rebibbia a Casal Monastero e in più si stanno chiudendo le conferenze dei servizi sui prolungamenti della linea A, che vanno da Anagnina a Torre Angela e da Battistini a Torrevecchia. Tutto ciò a dimostrazione che, nonostante la crisi e la carenza di risorse e visto il taglio all’amministrazione di Roma Capitale di 500 milioni di euro, la Giunta vuole continuare la realizzazione di importanti infrastrutture che mancano da troppi anni».
I costi delle nuove opere
Quanto ai costi, secondo i dati più volte forniti dall’amministrazione romana, i prolungamenti della linea A, della linea B e della linea B1 (Ionio-Bufalotta) in totale ammontano a circa due miliardi di euro. Mentre per la linea C, tratta Montecompatri-San Giovanni, i costi dell’opera – interamente finanziata al 70% dallo Stato, al 18% da Roma capitale e al 12% dalla Regione Lazio – ammontano a 1.830 milioni di euro. Per la tratta San Giovanni-Colosseo i costi ammontano a 792 milioni di euro, anche questa interamente finanziata con la stessa ripartizione.
I mal di pancia della sinistra
Una giornata positiva per la mobilità dei romani che ha visto però le critiche pretestuose della sinistra alle quali sono arrivate subito le repliche del Pdl. «L’apertura della metro B1 della metropolitana – ha osservato Ludovico Todini, consigliere Pdl di Roma Capitale – avviene a dodici anni di distanza dall’ultima tratta inaugurata e rappresenta un successo per tutta la città. Ricordiamo che su questo tema la sinistra negli ultimi mesi non ha fatto altro che speculare sistematicamente, all’unico scopo di alzare il solito polverone contro l’amministrazione Alemanno. Oggi che Roma può finalmente festeggiare questa meta fondamentale e rilanciare la sfida per inaugurare al più presto la B1 fino a Jonio e la prima tratta della linea C, ai romani tocca sentire mal di pancia, malumori e rinfacci dell’opposizione, pronta a salire sui vagoni della nuova e modernissima tratta metropolitana come fosse suo esclusivo merito». E così anche Roberto Cantiani, presidente della commissione Mobilità, che ha osservato: «L’entrata in funzione della nuova tratta della linea B1 della metropolitana è una risposta importante in un settore infrastrutturale strategico come la mobilità. Un traguardo significativo per tutta la città, raggiunto grazie alla determinazione e alla convinzione con la quale l’amministrazione ha lavorato su questa realtà. Un impegno, quello assunto sul comparto della mobilità e dei trasporti, che prosegue allo scopo di fornire quelle opere e servizi richiesti dalla cittadinanza, nonostante il periodo di crisi economica che stanno attraversando anche gli enti locali».