Il tweet di Alfano: ai partiti servono nuove regole
«Il Pdl presenterà una proposta sul trasparente funzionamento e finanziamento dei partiti». Angelino Alfano ieri pomeriggio, al termine del vertice che si è svolto a Palazzo Grazioli, ha annunciato su Twitter che il Pdl sta lavorando a un testo da presentare in Parlamento per riformare i partiti. Un vertice durato tre ore con lo stato maggiore del Pdl riunito al completo con Silvio Berlusconi. Nella residenza-ufficio di via del Plebiscito sono giunti infatti oltre ad Alfano, i coordinatori Sandro Bondi, Ignazio La Russa, Denis Verdini insieme ai capigruppo di Senato e Camera, Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto, insieme ai vicecapogruppo vicari Gaetano Quagliariello e Massimo Corsaro. Ma resta un mistero se durante l’incontro siano stati affrontati altri temi come quello delle amministrative o della legge elettorale. Gasparri ha assicurato che la riunione «era dedicata a questioni di natura organizzativa e finanziaria dei partiti. Stiamo mettendo a punto una normativa di riforma dei partiti». Il capogruppo del Pdl al Senato ha spiegato che si è trattato di «un incontro tecnico e si è discusso dei bilanci e del finanziamento del Pdl, tanto è vero che era presente anche il tesoriere del partito, Rocco Crimi. Qualche agenzia ha scritto che ci saremmo occupati di riforme o amministrative – ha continuato Gasparri – suscitando un misunderstanding interno. Ripeto, abbiamo parlato della riforma dei partiti che dovrebbe riguardare anche il riassetto dei sindacati. Tra le riforme non c’è solo l’articolo 49 della Costituzione ma anche l’inattuato articolo 39». Ma uscendo da palazzo Grazioli, La Russa ha detto che durante la riunione «si è discusso di vari argomenti, analizzando che da sempre, nella storia del centrodestra dal ’94 in poi, c’è uno spread tra il voto amministrativo e quello politico. Abbiamo fatto un esame città per città e in alcuni casi il divario tra i due voti è il doppio. Siamo certi – ha proseguito – del successo del Pdl e del fatto che gli italiani comprenderanno che, dove non ci presenteremo con i nostri alleati tradizionali, è perché tra loro e l’Italia abbiamo scelto l’Italia e tra la responsabilità e la propaganda abbiamo appunto scelto la responsabilità. L’auspicio è che in futuro possano ricostituirsi le alleanze». Ed è proprio sul tema delle alleanze alle amministrative che Umberto Bossi ha annunciato che la Lega correrà da sola, anche se il filo col Cavaliere non si è interrotto. «Qualche volta lo sento», ha detto infatti il Senatùr. Più polemica la presa di posizione di Roberto Maroni: «Alfano ha detto che tra la Lega e l’Italia hanno scelto l’Italia. Ognuno sta con chi vuole. Noi stiamo con noi stessi, con i nostri sindaci, i nostri cittadini e i nostri candidati». In serata sempre a Palazzo Grazioli si è svolta un’altra riunione con tutti i parlamentari liguri del Pdl per scegliere il candidato del Pdl a sindaco di Genova. Mentre in un incontro alla Camera tra Raffaele Fitto e la senatrice Adriana Poli Bortone, leader di Io Sud, si è condivisa la scelta, a partire dal Comune di Lecce, di costruire insieme «un progetto politico di centrodestra».