Banche, padroni ed élite sindacale
Esiste un patto scellerato tra Banche e Confindustria sostenuto strumentalmente da associazioni sindacali che garantiscono – in cambio della loro fettina – la copertura della piazza e il controllo sociale. Si tratta di una cospirazione di poteri per abbattere Berlusconi e mettere al suo posto un governissimo con Napolitano come padre nobile e supergarante. Qual è il fine dell’operazione? «Realizzare un governo di salvezza nazionale per rendere attuabili misure di vero e proprio massacro sociale». Questo è lo scenario – non copiato certamente dal Secolo – che faceva ieri il manifesto. Incredibile coincidenza degli opposti o semplice buon senso? Da parte degli esponenti della Fiom citati si percepisce più sconcerto che dietrologia. «Resta misterioso – dice Gianni Rinaldini – il perché la Cgil annunci forme di mobilitazione generale in autunno mentre sigla un documento che parla di patto tra imprese e banche. Contro chi la facciamo la mobilitazione (a parte Berlusconi)?». Gli fa eco Giorgio Cremaschi che già traccia la linea d’azione che potrebbe adottare l’esecutivo chiedendosi: «E se Berlusconi accettasse il patto? Consoliderebbe il governo e renderebbe ridicola questa operazione. Se invece lo rifiuta, che faranno i firmatari? Scenderanno in piazza insieme ai rappresentanti della Goldman Sachs?». Il “patto per la crescita” sarebbe dunque – lo dicono loro – il manifesto del “governo del Presidente” (San Giorgio Napolitano, of course…) che mette insieme «imprenditori, banchieri e sindacati per affossare il governo e spianare la strada all’unità nazionale contro la crisi…». È a questo che lavorano Bersani e Franceschini, Fini e Casini e qualche pezzetto di altri poteri forti sparpagliato in Parlamento. È questo il senso della campagna contro la Casta lanciata e gestita – non a caso – dai padroni dei grandi giornali e dai gruppi della Finanza antinazionale. Il partito capital-luogocomunista è all’offensiva, per spazzare via la politica e spartirsi l’Italia senza controllo e senza freni. Tre caste contro una: padroncini, banchieri e aristocrazia sindacale…