Il Vaticano conferma la sua vocazione progressista e autorizza l’esumazione di Franco dalla Valle de los Caidos

22 Feb 2019 15:32 - di Antonio Pannullo

Il Vaticano conferma ogni giorno di più la sua vocazione politica progressista: anziché pensare ai suoi numerosi errori nel corso dei secoli, adesso si preoccupa di appoggiare lo screditato governo socialista spagnolo nella sua opera di vilipendio di cadavere, ossia dell’annunciato spostamento della salma del caudillo spagnolo Francisco Franco dal luogo dove riposa dal 1975, ossia la Valle de los Caidos, a pochi chilometri dalla capitale Madrid. Come si ricorderà, il governo Sanchez ha incentrato la sua campagna elettorale su questa battaglia di retroguardia, seguita con scarso interesse da parte degli spagnoli, ben più preoccupati dall’invasione dei clandestini dalle enclave di Ceuta e Melilla, dalla crisi economica e dalla secessione catalana. Pochi giorni fa in migliaia sono scesi in piazza per chiedere le elezioni anticipate ma la priorità dei socialisti sembra sempre quella di disturbare il riposo di un uomo che fece edificare la Valle de los Caidos proprio per onorare ecumenicamente tutti i caduti della guerra civile spagnola, franchisti e comunisti, proprio per dare un segno di pacificazione nazionale. Ma a qualcuno, Vaticano compreso, la pacificazione non piace troppo, ed ecco che il segretario di Stato Parolin scrive al governo spagnolo per sostenere l’esumazione del generalissimo proposta dal governo spagnolo. La mossa del Vaticano è per scavalcare il priore benedettino della Valle de los Caidos Santiago Cantera che ha sempre negato l’accesso per l’esumazione. I parenti del caudillo avevano allora proposto la cattedrale di Almudena, nel centro della capitale, ma il governo ha rigettato questa ipotesi perché teme che la cattedrale possa diventare luogo di pellegrinaggio dei nostalgici di Franco, così come lo è stato fino a oggi la Valle de Los Caidos, dove tra l’altro è sepolto anche il capo della Falange spagnola Josè Antonio Primo de Rivera insieme a 32mila caduti di entrambi gli schieramenti. Ora la famiglia di Franco ha annunciato che ricorrerà alla Corte Suprema. Il risultato di queste polemiche è che negli ultimi mesi le visite alla tomba di Franco sono quasi raddoppiate. Il parlamento spagnolo pochi mesi fa a approvato con una maggioranza risicatissima (172 sì e 164 astensioni) il decreto legge sull’esumazione dei resti di Franco. In campo sono scese molte associazioni, religiose e di estrema destra.  Movimento per la Spagna ha invitato “tutti i sostenitori della memoria di Franco e la sua opera ad un religioso-patriottica per la Valle dei Caduti pellegrinaggio nazionale, per evitare che il saccheggio che il rosso destinato a perpetrare contro ogni legalità, la giustizia e il rispetto per la famiglia dei milioni di spagnoli che si oppongono alla riesumazione di Franco e Jose Antonio dalla Valle dei Caduti, considerandoli parte del nostro patrimonio nazionale irrinunciabile”. Sono scese in campo anche associazioni e partiti di destra, come la Spagna alternativa o la Falange. Non è vero, infinem come millantano i socialisti, che il monumento fu costruito da prigionieri politici, ma gli operai vennero di loro spontanea volontà per edificare questo monumento di pace per tutte le vittime, e furono anche regolarmente pagati.

 

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