Utero in affitto, la foto scelta da Arcigay fa indignare le femministe

26 Nov 2018 15:16 - di Redazione

Violenza contro le donne è anche dire “utero in affitto”. Questo il messaggio che Arcigay ha voluto diffondere in occasione della giornata internazionale per contrastare la violenza di genere. Ma è l’immagine che accompagna il messaggio a cambiare di senso il contenuto, trasformandolo in uno spot pro-gestazione per altri. Si tratterebbe secondo Arcigay di una forma di autodeterminazione. Dunque ecco la foto:  una donna col pancione (Jackie, gestante per altri/altre) che mette la mano su quelle, unite, di due maschi. Un diritto che non deve essere toccato. Il diritto di NON essere madre. Di mezzo c’è quello sfruttamento del corpo femminile che le femministe hanno sempre avversato. Per non parlare poi dei diritti – ignorati – del nascituro. La testa della donna non si vede, è la sua pancia che conta. Il suo utero al servizio dei due maschi che si danno la mano. L’immagine scelta da Arcigay non è piaciuta alle femministe che si battono contro l’utero in affitto ma non solo. Anche l’ex presidente Aurelio Mancuso non condivide l’attuale linea di Arcigay: “Il corpo di un bambino se diventa un possibile dono, o oggetto di contrattazione commerciale, ha vinto il desiderio ad ogni costo a detrimento dei diritti inviolabili soggettivi dei nascituri”. Anche Arcilesbica non ha gradito: “Arcigay scomoda l’autodeterminazione delle donne per chiedere implicitamente il libero accesso al corpo femminile fecondo”. Marina Terragni, scrittrice e giornalista, parla di “orrida campagna”. E c’è chi nota che nella foto una fascia nera appiattisce il seno della “gestante per altri” che non potrà allattare… Tutto, immagine e slogan scelti sono voluti per far passare l’idea che l’utero in affitto è una cosa bellissima e solidale e non una compravendita. In tempi di egoismi supremi, tutto ciò è tollerato, anche se esiste una legge che vieta espressamente la gestazione per altri. Ma la pubblicità, quella chi la vieta?

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