Intensa attività dei medici militari italiani per la popolazione libanese

1 Mar 2018 17:00 - di Redazione

I medici del contingente militare italiano, del Settore Ovest di Unifil in Libano hanno assistito oltre 800 pazienti nel corso degli ultimi tre mesi di operazione. Il personale sanitario del Css (Combat Service Support) Battalion, su base Reggimento Logistico ”Folgore”, è intervenuto in diversi villaggi e scuole libanesi e ha assicurato cure e medicinali per la popolazione civile fornendo anche suggerimenti sulla profilassi delle malattie più comuni nell’area. Si tratta di attività che, oltre a contribuire a migliorare le condizioni di vita dei civili libanesi, hanno avuto un impatto positivo in termini di fiducia e apprezzamento per il ruolo che i militari italiani stanno svolgendo nell’ambito della missione Unifil. Oltre a svolgere attività di medical care, il Level 1 del Css Battalion ha il delicato compito di assicurare il supporto sanitario agli oltre 600 militari italiani presenti presso la base di Shama e di garantire il mantenimento dei requisiti igienico sanitari attraverso l’analisi delle acque e la disinfezione e disinfestazione delle aree comuni.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Covella Federico 2 Marzo 2018

    Fa piacere e ti riempie d`orgolio leggere simili notizie, sopratutto dopo la porcata di una simile missione chiamata “Medici senza frontiere”. Il popolo libanese va aiutato in ogni modo a riprendersi il proprio Paese, popolo fiero, onesto ed intraprendente. Il Libano era considerata la Svizzera del Medio Oriente, Beirut ospitava un famoso Casino’ paragonabile a quello di Parigi, le banche erano funzionanti sicure, efficenti, ristoranti interessanti e ben posizionati sia in centro che sul mare. Provo tanta tristezza per come sia ridotto ora quel Paese, dai suoi indimenticabili e millenari Cedri, chissa’ se esistono ancora, popolazione per lo piu’ Cristiana, orgogliosa d`esserlo.