Pansa: «La storia della Resistenza è falsa e va riscritta da cima a fondo»

20 Feb 2018 11:43 - di Corrado Vitale

«La storia della Resistenza così come la conosciamo è quasi del tutto falsa e va riscritta da cima a fondo. Gli storici professionali ci hanno mentito»:  così Giampaolo Pansa ribadisce il senso di questi suoi ultimi vent’anni di produzione editoriale nell’intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo del Corriere della Sera. Le guerre civili – aggiunge – furono due: quella tra partigiani e fascisti, da un lato, e quella «condotta dai comunisti contro chi non la pensava come loro», dall’altro.

Aldo Gastaldi, un partigiano che dava fastidio ai comunisti

Proprio a una delle vittime di questa guerra tra partigiani è dedicato il nuovo volume  di Pansa, Uccidete il comandante bianco -Un mistero della Resistenza (Rizzoli), da oggi in libreria. È la storia di Aldo Gastaldi, detto “Bisagno”, «l’unico comandante partigiano  non comunista della terza divisione Cichero, la più importante della Liguria». “Bisagno” fu ucciso nel maggio del 1945, a guerra finita, in un «assurdo incidente stradale, architettato da qualche fazione estremista del partito di Palmiro Togliatti».   Il motivo ? “Bisagno” cominciava a dare fastidio perché non intendeva obbedire alle direttive imposte dai vertici comunisti alle formazioni partigiane. Le sue idee risultavano piuttosto urticanti per il Pci. Tanto per cominciare aveva proposto l’abolizione dei commissari politici, uno degli strumenti più efficaci per consentire ai comunisti di esercitare un ferreo controllo sulle formazioni partigiane. Poi mandò letteralmente in bestia i “compagni” quando propose di sostituire la famigerata “polizia partigiana” con la polizia militare Usa.

Un ostacolo alle mire del Pci sulla Liguria

“Bisagno” cominciò a entrare nel mirino dei comunisti già nei primi mesi del 1945. I suoi messaggi ai comandanti di brigata erano regolarmente intercettati. Nel febbraio di quello stesso anno ci fu il tentativo, non riuscito, di rimuoverlo dal comando di divisione. «Aldo Gastaldi -scrive Pansa nel libro – rappresentava l’unico concreto ostacolo all’egemonia del Pci in  Val Trebbia e, di conseguenza,  alle strategie da attuare dopo la fine della guerra». Le circostanze della sua morte apparvero subito strane:  fu sbalzato, il 21 maggio del 1945, dal tettuccio di un autocarro e finì sotto le ruote del camion. Pansa ha riportato nel libro tutte le ipotesi emerse negli anni intorno alla tragica fine del comandante partigiano bianco. «Esiste un’unica certezza: con Bisagno scompariva l’unico comandante partigiano con un prestigio tale da fermare in Liguria un’eventuale insurrezione comunista diretta a conquistare il potere in Italia».

«Allarme antifascista? Una fesseria»

E pensare che Aldo Gastaldi, quando morì, aveva appena 24 anni. Per diventare comandante di divisione partigiana a quell’età, non poteva che aver dato notevoli prove di abilità, intelligenza e coraggio. “Bisagno” aggiungeva anche una notevole pulizia morale. E cercava di imporla anche ai suoi uomini. Punizioni severe comminava a coloro che infastidivano le ragazze o facevano torto a qualche contadino. Un uomo davvero diverso da certa, più diffusa, tipologia partigiana. «La nostra guerra civile – ha scritto Pansa su La Verità – non può essere raccontata da una serie di bugie mai corrette. Spero che il dramma del Comandante bianco serva anche da monito. L’Italia sta diventando una nazione sempre più violenta». Prepotenti di ieri, prepotenti di oggi. La scala è, fortunatamente, assai meno tragica, però la tendenza alla manipolazione della realtà è sempre la stessa. Ultima mistificazione è l’«allarme antifascista» lanciato ultimamente dalla Boldrini, da Grasso e da tutta la sinistra. «Sono fesserie» , commenta divertito Pansa. Il vero problema, per Pansa, è che «abbiamo un classe politica incompetente e pericolosa». E l’antifascismo, in queste condizioni, non può che essere l’ultimo rifugio di chi non ha più niente di serio da dire.

 

Commenti

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  • Giuseppe Schiazza 12 Maggio 2019

    Ammiro Giampaolo Pansa perché continua a fare il suo dovere di raccontare le vicende della guerra civile italiana secondo criteri di verità contro la faziosità dei combattenti, specie dei vincitori, e di chi ha in qualche modo ne ha raccolto il testimone o ne rivendica la continuità morale, culturale e politica.

    Smantellare i bastioni del falso, della menzogna e del raggiro della gente ingenua e credulona, su cui hanno costruito la società dal dopoguerra ad oggi, è un dovere morale che tanti dovrebbero sentire come impellente ed irrefrenabile. Ma non è così.

    Però ci sono pochi emuli di Pansa nella scienza, nella storia, nella tecnica, nella cronaca impegnati a mostrare le magagne di quelle discipline e di quei settori dello scibile umano. Questa assenza di persone valide e coraggiose impegnate a difendere il valore della verità contro il pensiero unico allineato e conformista – ovviamente, falso, menzognero e ingannevole – è di una gravità inaudita.

    Non mi capacito di tanta mollezza etica e della pochezza culturale e persino intellettuale che hanno travolto gran parte della intelligentia italiana, spazzandola via.

  • marovich 6 Marzo 2018

    Non bisogna cercare di delegittimare la Resistenza, e ridurre un fenomeno complesso in cui c’é una vera partecipazione popolare, si va dagli scioperi operai a chi nascondeva Ebrei e Politici democratici a rischio della vita, prendendo un fatto come la Morte di Aldo Gastaldi.
    Questa delegittimazione della nostra Rivoluzione Democratica, anche attraverso presunti scoop storici, non deve essere alimentata, ormai si è giunti alla convinzione storica della Resistenza come di un movimento democratico e plurale nella sua natura politica, infatti il CLN era espressione di tutte le forze politiche antifasciste e democratiche.
    Certo magari il PCI o meglio una parte di esso, quello che aveva costruito la tesi della Resistenza tradita , ma la democraticità dei resistenti è fuori luogo.

  • itala piccininno 22 Febbraio 2018

    siamo sicuri che Pansa sia italiano al 100%100? più onesto e informato di lui credo non ci sia alcuno

  • Giorgio 22 Febbraio 2018

    Il bellissimo libro “La Resistenza cancellata” di Ugo Finetti ha dato un colpo micidiale alle fandonie sulla resistenza, ma questo di Gianpaolo Pansa è decisamente mortale.

    • Angelo Libranti 2 Marzo 2018

      In realtà Pansa è stato un epigono di Giorgio Pisanò, altro grande giornalista che cercava solo la verità, ma aveva il difetto di essere di destra.

  • Angelo Libranti 22 Febbraio 2018

    Seguo Pansa fin dagli anni Novanta, quando scriveva su l’Espresso. La sua rubrica del Bestiario mi intrigava perchè non mandava il cervello all’ammasso ed avevo capito che, pur di sinistra, era di un’altra pasta. Poi non comprai più il settimanale perchè non rispondeva alle mie aspettative. Mi ha fatto molto piacere, poi quando scrisse il sangue dei vinti e tutti i successivi, che posseggo e sono in bella mostra nella mia biblioteca ricca di oltre 4000 volumi.

  • Remo 21 Febbraio 2018

    grazie …..questo è un esempio di vero giornalismo, quello che ormai manca da molto tempo su tutti i media.

    • Alberto Paon 23 Febbraio 2018

      4000 volumi: Libranti nomen omen!Da:soledad fernandez

  • Michele 21 Febbraio 2018

    Grazie mille per queste parole sono sempre stato fiero di essere nipote di due Partigiani brespa e brespina ho molti amici di destra e tanti amici degli amici solo perché gli amici sono di destra in silenzio provavo sempre sconforto Perché molti di loro considerano i Partigiani comunisti di sinistra cosa che mi ha sempre fatto male anche se ho sempre rispettato le idee altrui ma ancora più rispetto lo do a tutti i nostri nonni che ci hanno consegnato con fatica dolore e sangue questa Patria ormai senza più vera destra e più vera sinistra .

  • Marco 21 Febbraio 2018

    Panda non si riempie la panza come i protagonisti del capolavoro di Orwell!

    • Marco 21 Febbraio 2018

      E.C. Panza, non Panda.

  • Federico Covella 21 Febbraio 2018

    Caro Pansa, certamente tu hai piu’ cervello che panza. Mi auguro tu possa continuare, per molto tempo ancora, ad intrufolarti nel bugiardume merdoso di questo regime e raccontarci. Sii pero’ molto attento, affinche’ questo possa accadere, non devi far la fine di “Bisagno”, il nemico e’ lo stesso d`allora.

  • Lorenzo 21 Febbraio 2018

    Pansa è una persona onesta che fa il suo lavoro senza paraocchi ideologici.cmplimenti

  • Silvia 21 Febbraio 2018

    Pansa, un uomo e scrittore che non ha avuto paura di scrivere le verità “scomode”, al quale la sinistra italiana non ha risparmiato critiche né attacchi personali…posseggo tanti suoi libri che ho letto con molto interesse condividendo il suo pensiero su fatti accaduti realmente…gli auguro di trovare, per tanti anni ancora, il coraggio e la chiarezza con cui scrivere le sue prossime opere

  • ENRICO 21 Febbraio 2018

    Grazie Giampaolo sei la nostra speranza per una Italia senza colore !!

  • sergio 21 Febbraio 2018

    Pansa… una persona seria…..un uomo onesto che è riuscito ad alzare la coltre di menzogne che appesta la nostra storia …!!!!

  • Beppino Ambrosi 21 Febbraio 2018

    Sono da sempre un assiduo lettore di Gianpaolo Pansa . Una figura di alto profilo intellettuale , che , pur di sinistra e a rischio di linciaggio , ha preso il coraggio con le mani e portato a conoscenza degli Italiani quella parte di storia , che i sinistri a tuttoggi negano , e che ne impediscono l’ inserimento nei programmi scolastici con il supporto fazioso dell’ANPI . A proposito di ANPI dove sta scritto che questa associazione debba essere tenuta in vita con finanziamento pubblico ?

    • Angelo Libranti 2 Marzo 2018

      Già, a oltre 60 anni dalla fine della guerra esistono ancora i partigiani? Sarebbe ora di finirla e risparmiare soldi.

  • bruno buono 21 Febbraio 2018

    Ho letto quasi tutti i suoi libri, i compagni lo ODIANO perche da ex sinistro racconta la verita’taciuta, sulle lotte partigiane, con nomi e cognomi.Mi chiedo e vi chiedo, perche’ la volonta’ a tacere da parte di coloro che si sono macchiati degli stessi feroci delitti dei fascisti?

  • ENRICO 21 Febbraio 2018

    Pansa è uno scrittore intellettualmente onesto e perciò così inviso alla sinistra(di cui un tempo faceva parte);è uno dei pochissimi che racconta la verità e non le falsità ammantate di bolsa retorica che ci propinano da 73 anni!

  • mario galletti 21 Febbraio 2018

    E pensare che Pansa per anni è passato come “comunista”

  • Brigante nero 21 Febbraio 2018

    La grande bugia ma non la sola tutto sempre per la voglia di salire sul carro del vincitore.seria e onesta revisione della storia d Italia degli ultimi 200 anni.

  • mario 21 Febbraio 2018

    Ammiro molto per il coraggio avuto in questi anni . Ha detto la verità sulla resistenza , le porcate fatte dai partigiani comunisti . L’ AMPI ancora oggi si ostinano a negare i fatti .

  • salvatore antonucci 21 Febbraio 2018

    quel 40 per cento che ancora non desidera andare a votare, diamo un esempio di credere che gli italiani sanno dare ancora fiducia che questa italia sia degli italiani, e, non dei voltabandiera,questa e’ lultima occasione che litalia possa risorgere e mettere al governo i veri onesti che ci possono dare in italia e a tutti gli italiani il vero cambiamento che ogni italiano desidera, un abbraccio a tutti gli uomini di buona volonta’

  • Aldo Barbaro 21 Febbraio 2018

    Purtroppo scrittori imparziali come Giampaolo Pansa sono rarissimi! Da anni leggo i suoi libri ed ammiro la sua onesta intellettuale.

  • Tiziano Gasparini 20 Febbraio 2018

    Onore, a un uomo di sinistra, però profondamente onesto e coraggioso che , in questi anni, ci ha fatto
    conoscere l’altra verità.
    Sono orgoglioso, di avere letto tutti i suoi libri.
    Che hanno avuto il merito, di farci vedere i fatti
    da un’altra prospettiva!
    Rispetto profondo per Gianpaolo!

    • Emilio 21 Febbraio 2018

      Meno male che c’è Pansa, che raddrizza le gambe ai cani. Peccato soltanto che queste terribili verità vengano fuori soltanto da pochi anni, dopo che i comunisti hanno avuto per decenni il monopolio morale della nazione, dettando le regole del gioco “democratico” ed inquinando la vita sociale e politica con le loro ipocrisie. Ma, attenzione: se i comunisti non ci sono più, i loro discendenti scoloriti non sono migliori. La loro “censura morale” sta diventando un terribile bavaglio per tutti coloro che non amano il “politicamente corretto”. Purtroppo il fenomeno è drammaticamente internazionale.

  • raffucc 20 Febbraio 2018

    anche il Risorgimento è falso cosi come ci viene raccontato, ma quello nessuno lo tocca.

    • salvatore antonucci 21 Febbraio 2018

      se la storia bisogna riscriverla, dove’ questa democrazia che abbiamo avuto e che ci a governato l’italia? sono passati piu’ di 70 anni per andare a scuola e farci credere , le cose non vere allora come si fa a continuare a credere, e continuare che la storia d’italia e tutta una farsa? e il voto che ci aggiungiamo il 4 marzo a chi votare se, questi politici sono tutti falsi?ho vissuto all’estero per lunghi anni e credevo alla mia italia, oggi ho 87 anni con quale cognizioni devo andare nella cabina del voto quando e chi dare la mia fiducia? Un augurio a tutti gli uomini di buona volontà?E ancora voglio sperare e dire viva lITALIA la mia patria che penzo al rinnovamento e specie nel sociale

  • adrea 20 Febbraio 2018

    ho sempre dubitato della sinistra e di quanto sproporzionatamente usano la parola fascismo quando non sanno più che dire o come controbattere anche a futili conversazioni.

    • Angelo Libranti 22 Febbraio 2018

      C’è di peggio. A parte il fatto che la nascita della Repubblica fu taroccata nel 1946 e male ha fatto Umberto II ad andare via a cuor leggero, quando anche il famoso “Risorgimento” non andò come ce lo hanno insegnato a scuola. Quasi tutti i referendum di adesione al Regno d’Italia furono taroccati e peggio andò col Regno delle Due Sicilie, quando Garibaldi comprò (e il caso di dirlo) tante vittorie in Sicilia e ci sono documenti di corruzione di alti generali dello Stato Borbonico che scapparono invece di affrontare quella masnada di disperati dei “mille”. Altro che favole.. Immagina possibile se un forte esercito come quello Borbonico si sia fatto dominare da una banda di quasi disperati, pur eccitati dal sacro fuoco della Patria.

  • Marcello Serafini 20 Febbraio 2018

    Comunque questo paese ha bisogno di verità e non menzogne storiche…………….
    invece si vive di revisionismo e negazionismo il pane quotidiano di certi ambienti bancari e massonici /culturali non che di certi ambienti religiosi……………….
    tutti insieme a brindare provulgando e imponendo questo imbroglio…….
    i cittadini Italiani devono svegliarsi e vaccinarsi o debbono rassegnarsi al………………………………. NEW WORLD ORDER……………………..

  • Marcello Serafini 20 Febbraio 2018

    Meno male dopo anni e anni qualcuno trova il coraggio ideologico e reale di dire la storia……..
    va riscritta tutta ed e’ vero che e’ cosi’…………………….
    A questi signori gli piace vincere facile gli piace mistificare gli piace raccontare la storia a tratti tralasciando pezzi importanti……………………….
    gli piace fare i froci con il c….o degli altri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  • Patrizia Messina 20 Febbraio 2018

    Ho letto sempre i libri di Pansa di cui ammiro, oltre la bravura, la forza d’animo e il coraggio nel raccontare tutto il vero su quanto accaduto in quei tremendi anni. – Bravo! – Continua così!. Patrizia.

  • Carlo Fulco 20 Febbraio 2018

    Ha ragione. Ho sempre letto i suoi libri con lo stesso entusiasmo con cui ho studiato quelli di Giorgio Pisanò. Hanno molti punti in comune.

    • anna maria innocenzi 20 Febbraio 2018

      Giampaolo Pansa, Lei non è solo un professionista serio, ma anche uomo di alta onestà intellettuale. Mi pregio di possedere tutti i suoi libri, veramente fonte di ispirazione e chiarificazione sulla nostra Storia Patria.

      • Luigi 21 Febbraio 2018

        Beh, Pansa ha pescato a piene mani dagli scritti e archivio Pisanò, moltissimo anche da quello di Stella che dovrebbe ringraziare più calorosamente. Comunque benvenuto il suo lavoro!

  • Pino Ponzo 20 Febbraio 2018

    Pansa e’ un grande e in questi ultimi vent’anni lo ha più volte dimostrato, ma è unico, unico e solitario contro le infami bugie dei caporioni comunisti che continuano con le loro sporche menzogne a tenere in ostaggio un’intera Nazione. squallidi individui che continuano ad operare nel torpido e nelle menzogne per i loro sporchi e putridi interess. Io sono sempre più convinto che i crimini e le uccisioni degli anni 70 sia opera di questi squallidi soggetti e/o organizzazioni, come anche la stessa strategia della tensione addossata come manovalanza ad ambienti neofascisti, ma i mandanti e la cupola di questa infamia và ricercata nell’internazionale rossa.
    A tutt’oggi mi chiedo il perchè non sia stata nominata una commissione di inchiesta su quel tragico periodo, pagato a caro prezzo da giovani appartenti ai due opposti estremismi, ma utilizzati come carne da macello per fini oscuri, ma che tanto oscuri non sono.
    Spero tanto che si riesca a trovare almeno qualche colpevole di questo eccidio non chiedo molto!!!!
    Chiedo invece allo storico PANSA, anche se lui non piace essere definito cosi, cosa ne pensa dei fatti di Macerata?? perchè io sento un puzzo di servizi segreti e di massonerie che più avanti andiamo e più diventa un tanfo, una cloaca, ma la cosa più strana è sempre un apparire all’improvviso del solito stragista nazi-fascista con risvolti leghisti e pseudo razzisti che si mette a sparare all’impazzata contro gente di colore che non c’entrava nulla con episodi precedenti e particolarmente con la ragazza trucidata.
    E’ un costrutto molto semplice e banale, costruito totalmente a tavolino, per alzare in modo impetuoso e violento quasi da guerra civile un’ipotesi che è per loro una certezza basata sull’antifascismo e fomentato da media servili e da altre strutture legate ai cosiddetti poteri forti o meglio conosciuti come massonerie!!!!!

  • Roberto 20 Febbraio 2018

    UNICO E BRAVISSIMO PANSA ANCHE SOLO PER IL CORAGGIO DI RACCONTARE LA VERITA’ SU QUEL PERIODO STORICO COSI’ SEGNATO DA STORICHE
    MENZOGNE!!

    • bruno buono 21 Febbraio 2018

      caro amico, con la tua analisi mi desti curiosita’ e mi fai pensare, puo’ essere vero cio’ che pensi.

  • giorgio 20 Febbraio 2018

    perfetto Giampaolo Pansa, parole sante, e’ quello che ho sempre, anche su questo blog di commenti, sostenuto.