Fiano contro il corteo per i caduti di Acca Larenzia: troppi saluti romani…

9 Gen 2018 13:17 - di Redazione

La foto del corteo con cui sono stati ricordati il 7 gennaio a Roma i caduti di Acca Larenzia e poi un commento: “Mentre vi indignate per i sacchetti bio, intanto la destra va avanti. A passo di marcia, con il saluto romano, ieri a Roma“. E’ quanto si legge da ieri sulla bacheca dell’on. Emanuele Fiano, promotore della legge che punisce la propaganda fascista anche attraverso i gadget (approvata alla Camera ma non al Senato) e che rilancia l’allarmismo sul fascismo ritornante senza considerare il fatto che si trattava di una manifestazione a 40 anni da un eccidio sanguinoso per il quale non è stata fatta giustizia. Il post di Fiano ha attirato centinaia di commenti, com’era logico aspettarsi, in cui persone di destra lo accusano di voler ancora alimentare l’odio antifascista.

“Insomma – commenta ad esempio Andrea Chessa – lei non solo vuole bandire le idee. Vuole anche impedire il ricordare dei ragazzi giovani uccisi dai criminali comunisti. Lei non ha alcuna empatia umana verso coloro che ai suoi occhi, e a quelli di tutti, dovrebbero essere quello che sono: militanti politici uccisi dall’odio politico della estrema sinistra. L’unica consolazione è che alle prossime elezioni lei sarà solo un brutto ricordo”. Commento al quale lo stesso Fiano risponde: “Non ho mai espresso nessuna condanna nei confronti della pietà per i morti. Primo dirigente di sinistra a partecipare all’inaugurazione dei giardini Ramelli a Milano da capogruppo dei DS, ragazzo ucciso barbaramente da esponenti dell’estrema sinistra. Ma un conto è rispettare la pietà un conto è segnalare una manifestazione fascista. Lei da me non troverà mai critiche alla pietà umana. Troverà sempre critiche al fascismo”. Più o meno questo il tono dei commenti e delle risposte. Ma l’unica sintesi possibile è che Fiano vieterebbe anche le commemorazioni dei caduti di destra, figuriamoci se si prende la briga di onorarne la memoria almeno con il silenzio. 

 

Commenti

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  • Sabatangelo 11 Gennaio 2018

    Attenzione, non dimentichiamo che alla famiglia Fiano la Guerra civile e’ costata molto cara.

  • riccardo cricelli 10 Gennaio 2018

    Fiano non conosce la storia di roma. Il saluto romano e’ e rimmarra’ il saluto romano. Che poi lo si indichi come saluto fascista allora cambiamo l’inno nazionale, perche’ e’ fascista, secondo la conoscenza bislacca e ignorante di Fiano ed altri.