Scherzo delle “Iene” a Travaglio: «Papà vado al GF Vip”. L’ira funesta (video)

13 Nov 2017 10:04 - di Gabriele Alberti

“Papà, devo dirti una cosa: vado nella casa del Grande Fratello”. Apriti cielo! Se questo papà è Marco Travaglio, la notizia è di quelle ferali. Diavolo! “Ma io sono il direttore del Fatto Quotidiano”.  Non la prende bene il direttore del “Fatto Quotidiano”, vittima dello scherzo delle Iene (guarda il video integrale) . Il più antiberlusconiano degli antiberlusconiani che si vede davanti il contratto firmato dal figlio con la Mediaset dell'”odiato” Cavaliere. Per di più in un programma “vituperato” come il GF. Non c’è che dire le Iene sono delle fuoriclasse nell’architettare scherzi “crudeli”. Il figlio Alessandro gli ha fatto credere di essere stato convinto da Ilary Blasi e dalla produzione del reality show di Canale 5 ad entrare nella casa più spiata d’Italia. La finalità dello scherzo era quella di sondare la reazione di Travaglio, che infatti è stata una garanzia di successo. “Ma io sono il direttore del Fatto Quotidiano”… Dire che Travaglio non l’abbia presa bene è usare un eufemismo.

Dalla scrivania del suo ufficio, Travaglio ha prima visionato il video del provino del figlio per poi attendere che lui stesso gli rivelasse la notizia. Il cronista aveva già messo in guardia il figlio una settimana prima. L’avvertimento non è tuttavia servito, dal momento che Alessandro gli ha comunicato di aver firmato un contratto per un compenso mensile di 3 mila euro, che sarebbero diventati 15 mila – ma di penale – qualora ci avesse ripensato: “3 mila euro per un mese è una roba che non danno nemmeno alle colf, per il nome che porti 3 mila euro è una cosa offensiva, è una cosa da tirarglieli dietro”.

Travaglio sfoga tutto il suo livore

Ma a mandare in bestia Travaglio è stata soprattutto la richiesta di esporsi pubblicamente in difesa del ragazzo. “Non voglio essere minimamente coinvolto. Io non esisto per Mediaset, né tantomeno per quei programmi di mer*a lì, che ho sempre preso per il cu*o, ho sempre deriso e ho sempre definito diseducativi. Non esiste al mondo, io sono il direttore del Fatto. Vado nello studio del Grande Fratello a parlare di Malgioglio, a sporcare il mio nome, la mia faccia e quella di tutti i collaboratori del giornale?

“Grade Fratello, programma di sfigati”

Dose rincarata pochi istanti dopo: “Il Grande Fratello non è una trasmissione di artisti. E’ una trasmissione di sfigati morti di fama, che non hanno più fama e che cercano di recuperarla mettendo in piazza le loro mutande, le loro scorregge, le loro scopate e le loro pippe. E’ un programma osceno. Ti hanno invitato perché sei mio figlio, non perché sei un artista, ti illudi. Non farai il tuo lavoro, farai il cog*ione in mezzo a un branco di cog*ioni e di sfigati. Quel programma emette puzza anche dal video, si sentono le puzze”.

Travaglio vuota il sacco: “Io li schifo”

Ancora: «Non hai idea di quello che io sento nei loro confronti, è gente che ha cercato di rovinarmi. Io vado lì da loro? Ma io li schifo, gli sputo in faccia, io se li incontro per strada li stiro con la macchina. Sono gentaglia, personaggi orrendi, la feccia dell’Italia, stanno rincoglionendo milioni di persone, l’ho sempre scritto. L’idea di essere avvicinato a loro mi fa venire il vomito. Io sono stato censurato da loro per vent’anni. Hanno cercato di rovinarmi la vita, di stroncarmi la carriera, mi hanno denunciato, hanno cercato di rovinare la nostra famiglia, mi sono fatto quaranta cause contro Fininvest e Mediaset. Uno dei motivi per cui ho fondato il Fatto è che in tutti i giornali dove lavoravo loro cercavano di farmi far fuori dai direttori perché non davano più la pubblicità. Loro sono in guerra con me da vent’anni, sono il mio nemico numero uno, non c’è nessun punto di incontro, io sono il diavolo e loro l’acqua santa o viceversa». Lo scherzo è riuscito in pieno. Travaglio è una garanzia.

 

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