“Mai schiavi dell’Islam”: schiaffo ai buonisti nelle parole di un vescovo

1 Nov 2017 12:03 - di Federica Argento

Una voce fuori dal coro all’interno della Chiesa merita attenzione, quell’attenzione che non gli dedicano i siti e i quotidiani che stanno tirando la volata allo Ius soli e al Pd. A poche ore dall’attentato di New York risultano a maggior ragione profetiche le parole di  Monsignor Carlo Liberati, arcivescovo e Prelato Emerito di Pompei, su islam, immigrazione e Occidente. Non è la prima volta che il prelato fornisce la sua visione al periodico La fede quotidiana. Ritorna così a ribadire: “L’islam ci conquisterà, ed è solo colpa nostra. Colpa di quel modo di vivere degli europei “come se Dio non esistesse”, con “secolarismo e relativismo che avanzano“: “La fede debole – dice Liberati – favorisce l’islam“.

“Prima o poi saranno maggioranza”

L’intervista rilasciata dal prelato è una di quelle che non si leggeranno sui maggiori siti dei quotidiani on line dove vige il pensiero unico pro Ius soli. Per questo vale la pena rilanciarle. Le parole del vescovo sono una sfida al buonismo, colpiscono per la lucidità con cui analizzano la realtà musulmana e il suo rapporto con l’Europa. Un rapporto destinato alla non comprensione, dice senza eufemismi. “Nella loro visione del mondo – spiega Liberati – che non è ovviamente condivisibile, credono, sono coerenti, e pregano. E allora questa situazione di decadenza morale dell’ Occidente li rende più forti e convinti. L’ avanzata dell’ islam è anche responsabilità di noi cristiani. Assistiamo ad un lento processo di islamizzazione del nostro mondo e temo che, per via demografica, prima o poi saranno maggioranza“.

“Loro si credono superiori”

Fin qui le colpe. Cosa accadrà? Bisogna rimanere all’erta, spiega monsignor Liberati. “Ritengo che, se diventano maggioranza, tutto si farà molto pericoloso – riflette il vescovo – La storia del resto ci insegna che l’ islam ha sempre cercato di sottomettere l’Occidente e di attaccarlo. La battaglia di Lepanto ne è un esempio. Spero che l’Occidente sappia reagire a questa offensiva islamica che ha la religione come sua motivazione“. La Chiesa cattolica ha il dovere morale di cercare  il dialogo con tutti. Ma sulla base di alcuni principi come indicati spesso papa Benedetto XVI,  “sulla base della parità e della reciprocità, concetti che ai musulmani sfuggono, spiega Liberati che cita Ratzingher. “Vogliono diritti? – conclude Liberati – Bene, ma esistono doveri. Io non mi sento schiavo dell’ islam e chiedo per lo meno la stessa pari dignità. Loro si credono superiori per natura e per la stessa indole vogliono comandare, sono tante volte arroganti“.

Commenti

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  • Anita Serao 29 Gennaio 2018

    Poche le persone lungimiranti ormai in Italia!!