Sansonetti: per favore chiudete l’Anpi di Savona, istiga all’odio

16 Set 2017 20:28 - di Redazione

Il direttore del quotidiano Il Dubbio, Piero Sansonetti, uomo di sinistra e di sicura fede antifascista, critica aspramente nel suo editoriale odierno l’atteggiamento dell’Anpi di Savona sul caso di Giuseppina Ghersi e il suo titolo è inequivocabile: “Per favore, chiudete l’Anpi di Savona!”. Sansonetti si sofferma anche sulla mutazione antropologica dell’Anpi: “Oggi gli iscritti all’Anpi, per la verità, sono in minuscola parte ex partigiani, perché purtroppo il tempo passa e i militanti della Resistenza hanno superato i novant’anni.Però l’Anpi dei cinquantenni continua a rivendicare il suo ruolo e a pretendere l’esclusiva dell’antifascismo. Lo ha fatto anche recentemente, durante la campagna del referendum, dichiarandosi custode suprema della Costituzione. Purtroppo i capi veri della Resistenza non ci sono più: Longo, Mattei, Parri, Valiani, Pertini, Lombardi, Pajetta. Socialisti, comunisti, democristiani, liberali. Gente valorosa, di pensiero e di grandi principi e di forte moralità. Inorridirebbero di fronte alle idiozie dell’Anpi contemporanea“.

Quindi Sansonetti giudica una “dichiarazione demenziale” quella di Samuele Rago, segretario dell’Anpi di Savona, che appella Giuseppina Ghersi, di soli 13 anni, come una “brigatista nera”e fascista, giungendo così a giustificare la sua triste fine. “Tutto questo, scritto, consapevolmente, da un dirigente politico, perdipiù, devo immaginare, di sinistra e antifascista. Ma a che punto può arrivare la bestialità dell’odio politico? Fino a quale limite di abiezione accompagna la mente e il pensiero?”. 

Infine, giudica debole la presa di distanza dell’Anpi nazionale, cui è mancato il coraggio di dire che la targa in ricordo di Giuseppina Ghersi è più che lecita perché la memoria di quella ragazzina va onorata. E infine Sansonetti così conclude: “Forse chi ha ottenuto il possesso del simbolo dell’Anpi ha il diritto di vomitare fango contro una bambina stuprata e uccisa da dei mascalzoni? No, amici miei, non esiste. E spero con tutto il cuore i partiti antifascisti, le autorità, le istituzioni, alzino la voce contro questa follia, che di antifascista, francamente, non ha proprio nulla”. 

 

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