Meloni dalla Sicilia chiude porte del centrodestra al partito di Alfano

4 Ago 2017 15:05 - di Alberto Cardillo

Dopo la visita del mese scorso Giorgia Meloni è tornata in Sicilia per un tour nella parte occidentale dell’isola, che ieri l’ha vista impegnata, insieme a Nello Musumeci, a Palermo, Agrigento e Caltanissetta.

La leader di FdI appena giunta all’aeroporto di Palermo non si è sottratta alle domande dei tanti giornalisti che l’aspettavano, chiarendo subito la posizione del proprio partito in merito ai rumors degli ultimi giorni, i quali vorrebbero un ritorno di Alternativa Popolare nell’alveo del centrodestra siciliano e nazionale.

«La posizione di Fratelli d’Italia -ha dichiarato Meloni- è sempre la stessa: sia a livello nazionale che a livello siciliano noi non siamo alleabili con il partito di Alfano. Poi se si vogliono fare percorsi di carattere civico regionale, come è accaduto in Liguria e in varie realtà, è una scelta di Nello Musumeci e non entro in questioni regionali. Non si usi però la Sicilia per fare accordi e alleanze col partito di Alfano a livello nazionale».

Sull’eventualità di allargare la coalizione ai centristi, Nello Musumeci, qualche giorno fa, intervistato dal Corriere della Sera, si è così espresso: «In una logica di progetto regionale abbiamo il dovere di allargare la coalizione con un ampio patto civico e istituzionale che metta assieme quanti non vogliono consegnare la regione siciliana al velleitarismo dei Cinquestelle. Se persino gli esponenti del Pd siciliano prendono le distanze da Crocetta perché non dovrebbe farlo un alleato come il centrista?».

La presidente di Fratelli d’Italia ha inoltre rivendicato la scelta di sostenere alla presidenza della Regione Siciliana la candidatura di Nello Musumeci: “Nello Musumeci è una persona che vanta la sua storia, la sua competenza e la sua credibilità ed è insomma qualcosa di raro nel panorama politico e Fratelli d’Italia non poteva che fare questa scelta per la Sicilia. Sicuramente ci aiuta a raccontare il programma che abbiamo in mente per questa terra: è la seconda volta che scendo in Sicilia in poche settimane e stiamo parlando di turismo, agricoltura, formazione, legalità, lavoro e tante questioni sulle quali i siciliani vogliono sapere che cosa proponiamo. Ci dedichiamo a questo e non alla alle beghe dei partiti, sulle quali sono ancora impegnati a lavorare gli altri”.

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