Il Papa vede Gentiloni: ecco l’incontro segreto svelato dal Corriere

12 Ago 2017 10:33 - di Redazione

Dietro il cambio di passo del Vaticano in materia di immigrazione, con l’avallo della linea della fermezza intrapresa dal governo e tanto richiesta da sempre dal centrodestra, ci sarebbero dei colloqui riservati al limite della segretezza di cui danno conto il Corriere della Sera e il sito huffingtonpost.it. Il repentino dietrofront della Chiesa, dal salvare e accogliere tutti incondizionatamente alla linea del rigore espressa dalla Cei (“Non possiamo correre il rischio di fornire il pretesto, anche se falso, di collaborare con i trafficanti di carne umana”) espressa per bocca del suo presidente Gualtiero Bassetti e del suo portavoce Ivan Maffeis, ci sarebbero fatti e incontri precisi. Lo ha rivelato  il sito huffingtonpost.it, poi ripreso dai maggiori quotidiani, che riferisce di una recente, riservatissima visita in Vaticano del ministro dell’Interno Marco Minniti. Il nostro ministro degli Interni avrebe avuto un colloquio con la segreteria di Stato vaticana guidata da Monsignor Pietro Lombardi. 

Immigrati, le tappe del cambio di passo della Cei

«Il ministro ha voluto mettere al corrente la Santa Sede delle sue preoccupazioni sull’aggravarsi della situazione degli sbarchi, sottolineando che l’intento delle misure governative intendono colpire gli scafisti e il traffico di esseri umani, non certo i migranti».  Papa Francesco in persona è stato informato della visita di Minniti». Leggiamo sul sito. Da questi colloqui Oltretevere sarebbe nata la presa di posizione pubblica del cardinale Bassetti. «Non sarà insomma la Chiesa italiana ad intralciare le misure ritenute necessarie» a contenere un’emergenza a lungo sottovalutata.

Gentiloni in Vaticano un mese fa

Altro spessore assumono gli incontri tenuti segreti tra  il premier Gentiloni e la Santa Sede. Due gli antefatti -rivela il Corriere della Sera  –  «un invito di Papa Francesco ai governanti perché gestiscano con «prudenza» l’apertura agli immigrati, fatto il 1° novembre scorso; un incontro fino a oggi restato riservato del Papa con il premier Paolo Gentiloni, un mese fa in casa dell’arcivescovo Angelo Becciu, numero due della Segreteria di Stato. È toccato poi a Becciu, cui compete il rapporto con i governanti italiani, ascoltare e consigliare sia gli esponenti del nostro mondo politico sia il vertice dell’episcopato perché la «solidarietà» papale e vaticana con l’Italia trovasse sbocchi concreti», leggiamo sul quotidiano. Ecco dunque che le parole di giovedì eal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, trovano il loro antefatto. «Del dovere e dei limiti dell’accoglienza degli immigrati il Papa aveva poi parlato il 10 giugno scorso con il presidente Mattarella e poco dopo con il nostro premier Paolo Gentiloni nell’incontro riservato a casa dell’arcivescovo Becciu. Queste le premesse che hanno condotto al cambio di rotta della Cei in tema di accoglienza. Successivamente il ministro dell’Interno Marco Minniti avrebbe perfezionato il tutto «completando il giro di consultazioni nei palazzi vaticani, recandosi nella sede della Cei per incontrare il cardinale Bassetti. 

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