Bancomat obbligatorio per i negozianti. Da settembre vietato accettare solo contanti

6 Ago 2017 18:11 - di Carlo Marini

“Niente bancomat o carte di credito”. “Accettiamo solo contanti”. Queste due frasi, dall’autunno prossimo, potranno costare molto care agli esercenti italiani. Come pure sarà vietato esporre l’insegna che correda questo articolo (esposta in una nota e affollata pizzeria del centro di Roma). «Entro settembre prevediamo di firmare il decreto che introduce le prime sanzioni per chi rifiuta un pagamento elettronico». Lo ha annunciato Luigi Casero, viceministro dell’Economia. Intervistato da Repubblica, Casera ha specificato che non si tratterà solo di una multa per chi non ha il Pos: «Vogliamo inserire questa norma all’interno di un quadro più ampio per spingere tutto il sistema a un deciso spostamento verso i pagamenti elettronici in Italia». Il nostro Paese è infatti fanalino di coda in Ue per pagamenti digitali e carte elettroniche. Chi ha avuto modo di fare acquisti in nazioni come Regno Unito o Francia, ha sperimentato la differenza. A Londra è possibile acquistare anche un quotidiano con la carta di credito. Per non parlare degli Stati Uniti, dove chi paga somme ingenti in contanti è visto quasi con diffidenza dagli albergatori. 

Il viceministro dell'Economia, Luigi Casero

Il viceministro dell’Economia, Luigi Casero

Caser0 annuncia: “Col bancomat pagherete anche idraulico e medico”

«Chi usa la carta per saldare l’idraulico, pagare il tassista o per la parcella del medico potrebbe avere un piccolo sgravio fiscale su quella spesa di cui ha lasciato traccia elettronico proprio in virtù del suo effetto anti evasione», ha precisato il viceministro delle Finanze. Obiettivo quindi è la lotta al nero, piaga in Italia. La legge darebbe maggiore libertà di scelta ai clienti su come pagare e obbligherebbe l’esercente o il professionista a emettere fattura. 

Bancomat obbligatorio: negozianti sul piede di guerra

Le associazioni dei consumatori caldeggiano da anni l’approvazione di questa disposizione, di cui si parla già dai tempi del governo Monti, ma di fatto mai entrata in vigore. Chi non è affatto convinto, ricorda Repubblica con un’intervista al presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, sono i negozianti. «Sui commercianti perano troppi costi e commissioni alte», lamenta Sangalli. «Se l’obiettivo è radicare l’uso dei Pos e della moneta elettronica, non lo raggiungi con un meccanismo sanzionatorio». L’Italia è patria del contante, scrive ancora Repubblica. «L’80% dei pagamenti viene effettuato in contante», mentre in Svezia, racconta il quotidiano con un bel paradosso, persino le offerte in chiesa ormai si raccolgono attraverso lo smartphone. 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *