Meloni al centrodestra: «Facciamola finita con il gioco masochista su chi ha vinto»

5 Lug 2017 11:09 - di Elsa Corsini

«Ma vogliamo finirla con le polemiche? Lo vogliamo capire il messaggio che gli italiani ci hanno mandato con le amministrative? Hanno voluto punire Renzi e non credono ai 5 stelle. E invece si continua con il gioco masochista “alle amministrative ho vinto”, “no , sono io il primo partito del centrodestra”. È un dibattito infantile». Giorgia Meloni, intervistata da la Stampa, va giù pesante sul teatrino di queste ore tra Berlusconi e Salvini in fatto di alleanze e leadership. «Gli italiani – dice la leader di Fratelli d’Italia – ci hanno detto di avere bisogno di qualcuno di affidabile e libero che li governi, che blocchi l’invasione dei migranti, aiuti le famiglie e sostenga la maternità. E noi, che dovremmo rispondere “presenti”, che facciamo?».

Meloni: basta con il gioco masochista

«Lo voglio dire “fuori dai denti”», aggiunge la Meloni a colloquio con Amedeo La Mattina, «è infantile. Non trovo un’altra parola più appropriata. Nessuno si ricorda più del significato del voto di una settimana fa. Anche noi di Fratelli d’Italia potremmo dire di essere cresciuta nei consensi e che in certi Comuni abbiamo più voti di Forza Italia e della Lega, ma a cosa serve rivendicarlo se poi non c’è un gioco di squadra per vincere a livello nazionale. E allora, signori miei, ci vogliamo dare una calmata. Altrimenti ognuno va per i fatti suoi e che Dio ce la mandi buona». Poi scherza: «I maschi sono fatti così, io non ho questo problema. Io sento fortissima la grande responsabilità nei confronti del Paese, dei lavoratori, dei disoccupati. Dobbiamo prepararci a dare loro una risposta, senza perdere tempo su chi deve fare il leader».

«A Brunetta dico “aspettami che arrivo”»

Andrà a Piacenza per la manifestazione della Lega? «Non sono ancora stata invitata, quando mi invitano io vado sempre. Sarebbe però opportuno lavorare a un appuntamento di tutto il centrodestra».  E poi, aggiunge la leader di Fratelli d’Italia, «non faccio più appelli accorati ai leader. Alla fine, quando finiranno la loro gara, tireremo una linea». Sulle prossime mosse in vista del voto l’ex ministro della Gioventù ha le idee molto chiare: «Se rimane l’Italicum e il premio di maggioranza al 40%, io lavorerò a un listone del centrodestra perché voglio vincere. Ecco, con il listone chi ha più preferenze fa il premier e mi candido a farlo. Se andiamo in ordine sparso invece non saremo competitivi. Pagheremmo il prezzo del voto utile a tutto vantaggio degli altri». A Brunetta, che ha ipotizzato una grossa coalizione con il Pd in mancanza di una maggioranza assoluta, Giorgia invece risponde: «Dica Brunetta di aspettarmi all’ingresso del Quirinale per il giuramento. Non si muova che arrivo…».

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