Ius soli, il generale della Folgore: «L’Italia diventerà un inferno afro-islamico»

22 Giu 2017 11:31 - di Redazione

I messaggi che rimbalzano sui social network, dopo l’iniziativa del governo per favorire i migranti, sono migliaia.  Come riporta il Giornale, ce n’è uno che ha attirato subito l’attenzione. Non è uno dei tanti commenti lasciati da esponenti politici o semplici cittadini contrari allo ius soli, ma è un vero e proprio appello lanciato da un militare da poco in pensione, il generale Renato Perrotti, ex vicecomandante della Folgore, veterano dei Balcani, della Somalia e dell’Irak. Un uomo che ha vissuto in prima persona la minaccia del terrorismo e che ha visto morire nel 2006 suo nipote, il capitano Nicola Ciardelli, del 185mo Rgt paracadutisti della Folgore, caduto a Nassiriya in un agguato assieme a due carabinieri.

Ius soli, l’appello del generale della Folgore

Perrotti, si legge ancora sul Giornale,  non nasconde la sua preoccupazione. «La sovraffollata e indebitatissima Italia – scrive – non è la vasta e deserta America del 1800. Non può concedere spazio, passaporto e diritti a chiunque venga partorito in Italia. In base alla legge attualmente vigente, tutti gli stranieri possono diventare cittadini italiani, ma dopo aver compiuto diciotto anni, dopo aver studiato in Italia e dopo aver espresso la volontà di optare per la cittadinanza italiana». Il generale non si nasconde e invita tutti gli italiani a riflettere, a non fare gli spettatori di un evento che potrebbe cambiare non solo la nostra vita ma anche quella dei nostri figli.

Ius soli, Perrotti: si altera il tessuto sociale dell’Italia

«Lo ius soli, proposto e fermamente voluto da questo inetto e a moltissimi inviso governo di sinistra – spiega Perrotti – concederà la cittadinanza anche in base alla sola nascita sul territorio italiano. Con esso si manifesta la volontà di alterare, deformare, corrompere il tessuto socio-culturale del nostro Paese. La conseguenza di esso sarà un’immane catastrofe, che sconvolgerà la vita di tutti». E lancia un appello: «Italiani, non rassegnatevi. Opponetevi a questo delitto col massimo impegno. Annunciate di votare contro tutti i partiti e tutti i politici che sostengono la proposta di legge in discussione per lo ius soli. Non restate indifferenti di fronte a questo crimine ai danni degli italiani: procuratevi la legge attualmente in vigore; confrontatela con quella sullo ius soli che il Senato dovrebbe definitivamente approvare; parlatene con quelli, tra i vostri amici e conoscenti, che non sono sufficientemente informati, mostrando loro le devastanti conseguenze di essa; aderite a tutte le manifestazioni di protesta; cogliete tutte le occasioni per gridare il vostro sdegno». L’ex generale dei parà conclude il messaggio esortando tutti a non avere paura. «Non lasciatevi intimidire dal ricatto morale di chi vi chiama razzisti e xenofobi: i veri razzisti sono coloro che stanno distruggendo il futuro dei vostri figli, coloro i quali approveranno una legge che renderà l’Italia un inferno afro-islamico».

 

 

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