G7, migranti: «È diritto sovrano degli Stati chiudere le frontiere»

26 Mag 2017 18:34 - di Redazione

Al G7 di Taormina è stato raggiunto l’accordo tra i leader mondiali sul terrorismo.  Ma è scontro sul clima, in particolare tra Stati Uniti e Francia. «No a compromessi al ribasso», fa sapere Macron. 

L’aspetto più importante, a quanto si apprende, riguarda i migranti. Sul tema dei migranti nelle discussioni in corso al G7 «si è raggiunto un buon compromesso». Èquanto dicono fonti diplomatiche italiane, sottolineando come nel testo «si riconosca l’approccio globale al problema, anche nel lungo periodo con il coinvolgimento dei Paesi di origine e la responsabilità condivisa». Le fonti ricordano tuttavia che la discussione vera e propria al summit sul tema migranti «ci sarà domani», mentre «si continua a lavorare sui due paragrafi» ad hoc del testo finale, ma «non ci sono problemi» con gli americani, che hanno chiesto maggiore attenzione alla sicurezza. 

I governi hanno il diritto «sovrano» di chiudere le loro frontiere e di fissare delle soglie per i migranti. È  quanto si legge in una bozza di conclusioni che circola a  Taormina. «Nel rispetto dei diritti umani e di tutti i migranti e rifugiati -si legge nel documento citato dall’agenzia tedesca Dpa- riaffermiamo i diritti sovrani degli Stati a controllare i propri confini e a fissare i limiti chiari sui livelli di migrazione come elemento chiave della sicurezza nazionale e del benessere economico». 

Nella bozza si ribadisce poi «la necessità di sostenere i rifugiati il più vicino possibile ai loro paesi di origine, in modo che siano in grado di tornare» e «di creare partnership per aiutare i paesi a creare le condizioni all’interno dei loro stessi confini per risolvere le cause delle migrazioni». I Paesi devono assicurare inoltre «una migrazione sicura, legale e organizzata» e «proteggere i migranti e rifugiati più vulnerabili come le donne, gli adolescenti, i bambini e i minori non accompagnati». Inoltre nel documento si mette l’accento sul rafforzamento del controllo ai confini.

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