Invece di governare, vanno in piazza: ecco quel che sanno fare i 5Stelle

26 Nov 2016 16:51 - di Tano Canino

Invece di governare, vanno in piazza: i 5 Stelle urlano in corteo per le strade di Roma, contro il governo e per il No al referendum. E guidati da Beppe Grillo ne hanno per tutti. Sono sempre loro e loro soltanto contro il “potere“. Soli e puri. Loro e soltanto loro possono cambiare le cose. Anche se invece di governare, urlano in corteo. Gridano la loro diversità, gridano la loro contrarietà, gridano la loro voglia di cambiare: uno, dieci, cento slogan. Contro ogni inefficienza. Gridano. Invece di governare, gridano. Perchè loro sono diversi. E perciò migliori. Gridano lungo le strade di Roma. Di una città che guidano già da 5 mesi. E dove nulla, ma proprio nulla è cambiato. Gridano, guidati dal loro Grillo e twittano e postano su Facebook la loro soddisfatta, appagante diversità. Ma alle fermate degli autobus non ci vanno. E se ci vanno, fanno finta di nulla quando tutti quelli che hanno intorno imprecano, schiumano rabbia contro i clamorosi ritardi e la sporcizia dei pochi mezzi Atac in circolazione. La signora Raggi, che è stata eletta a valanga sindaco della Capitale, ha partecipato al corteo grillino con entusiasmo genuino e militante. Certo, il problema delle buche è bello che presente. Tant’è che pure il Grillo, inavvertitamente, mentre manifestava con un cuore rosso in mano, è inciampato in una buca ed è finito col sedere per terra. E poi il decoro. E la pulizia delle strade di Roma che è quella che è. E la monnezza che non si capisce bene dove e come smaltirla. E ancora il bilancio del comune che è in rosso fisso. E le  risorse che non si riescono a trovare. Ma lei, la Sindaca, invece di governare è andata in piazza accanto al suo Grillo. Convinta, evidentemente, che questo basti ancora. Una passeggiata in strada è meglio. Sicuramente più facile e piacevole del governare, di provare a risolvere i problemi. Un pò di pazienza, suvvia: sono solo cinque mesi. I grillini di lotta e di governo chiedono tempo. Ai romani perennemente in coda a smadonnare, qualcuno ci penserà. Prima o poi.

 

 

 

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