Truppe italiane in Lettonia: Obama ordina da Washington, Renzi esegue

15 Ott 2016 8:07 - di Redazione
La Casa Bianca interviene ufficialmente nella discussione generata dall’intervista a «La Stampa» del segretario della Nato Stoltenberg, per sostenere la posizione presa da Roma. Lo fa attraverso una dichiarazione che il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale Mark Stroh affida al nostro giornale, proprio alla vigilia della visita di Stato che il presidente del Consiglio Renzi farà martedì a Washington, si legge su “la Stampa“.

Italia guiderà Very High Readiness Joint Task Force (Vjtf) nel 2018

«Il rafforzamento e la modernizzazione della deterrenza e del posizionamento della Nato è stato uno dei risultati concreti chiave, discussi al vertice tenuto questa estate a Varsavia dall’Alleanza. In Polonia – dice la Casa Bianca – abbiamo sottolineato la piena applicazione del Readiness Action Plan, dove abbiamo accolto con favore la decisione dell’Italia di essere la nazione guida della Very High Readiness Joint Task Force (Vjtf) nel 2018».

NATO sarà più presente nell’Est Europa

Quindi il portavoce Stroh spiega: «In aggiunta, la Nato ha preso la decisione di rafforzare ulteriormente la sua presenza avanzata nei Paesi baltici e in Polonia. Noi plaudiamo all’annuncio dell’Italia dello schieramento di truppe, come parte di questa presenza accresciuta in Lettonia». Il vice portavoce del dipartimento di Stato, Mark Toner, aggiunge: «Ciò manda un chiaro segnale che la Nato è pronta a difendere gli alleati. Accogliamo l’annuncio dell’Italia di contribuire con 140 soldati in Lettonia come dimostrazione dell’impegno a condividere i principi dell’Alleanza». La Casa Bianca però allarga il discorso al contributo complessivo di Roma: «L’Italia continua il proprio ruolo di forte leadership all’interno della Nato, attraverso la sua lunga storia di robusto sostegno della missione Resolut Support in Afghanistan, in Kosovo e nel Mediterraneo». Questa presa di posizione, oltre a rappresentare una difesa delle decisioni di Roma dalle critiche di Mosca, inquadra anche lo stato delle relazioni bilaterali alla vigilia della visita di martedì, e in prospettiva verso la prossima amministrazione.

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