Bari, il sindaco sul “web”: quel locale sporca. E arrivano le scuse del gestore

9 Ago 2016 17:23 - di Redazione

Il gestore di un ristorante preoccupato solo delle pietanze servite e non anche della pulizia del contesto in cui il locale è ubicato, ma costretto alle scuse da un sindaco che non ha esitato a rovistare nell’immondizia a caccia della prova in grado di incastrare l’oste malfidato. Sono loro – Michele Rafaschieri, titolare della vineria e braceria In Vino Veritas, rinomato locale del centro cittadino  e il primo cittadino Antonio De Caro – i protagonisti di questa storia accaduta a Bari e terminata con un pubblico “mea culpa” da parte del ristoratore in forma di post su Facebook, che si è assunto la responsabilità di un poco urbano abbandono di rifiuti in strada: «Chiedo scusa ai cittadini baresi e al sindaco. Assicuro che quanto accaduto non avverrà mai più», ha scritto Rafaschieri sul proprio profilo Facebook.

Bari: il locale prima multato e poi recensito negativamente

Un atto quasi obbligato, il suo, dopo la multa inflittagli dal Comune per abbandono dei rifiuti per strada. Una grave infrazione accertata grazie agli scontrini rinvenuto nel malloppone di buste nere che hanno consentito la tracciabilità dell’immondizia e quindi di risalire alla reponsabilità del locale In Vino Veritas.  Ma le scuse sono arrivate solo dopo che il sindaco di Bari si è deciso a pubblicare una recensione negativa del locale su Trip Advisor e Google nell’ambito della campagna avviata dall’amministrazione contro chi «insozza i marciapiedi di una delle strade più belle» della città, «frequentata quotidianamente da centinaia di cittadini e turisti».

Il titolare: «Non accadrà più»

Un’iniziativa che ha trovato anche il contrito assenso del gestore del ristorante: «Ritengo valida e costruttiva – ha scritto su Facebook – l’azione dell’amministrazione comunale contro coloro che vogliono sporcare la nostra città».  «Finché i gestori di In Vino Veritas – è la replica del sindaco di Bari – non impareranno a rispettare la loro città e non chiederanno pubblicamente scusa a tutti i baresi, il mio giudizio da cittadino, e non da sindaco, sarà sempre negativo». Ora che le scuse sono arrivate, il perdono non tarderà.

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