Gestore di un rifugio lancia un appello: «Mandatemi dei pokemon…»

30 Lug 2016 17:56 - di Antonio Marras

Un appello per avere dei Pokemon da catturare anche sui sentieri del monte di Portofino. Lo lancia Carlo Capra, gestore del Mulino del Gassetta, antico mulino del Parco di Portofino, ristrutturato e trasformato in museo, punto informativo e ristorante. «Sulla scia del successo che sta avendo Pokemon go – spiega Capra – volevamo organizzare un evento tra Santa Margherita Ligure e Portofino che portasse sui sentieri del parco le persone utilizzando la cattura dei Pokemon; ma ci siamo accorti che proprio sui sentieri Pokemon non ce ne sono». Da qui l’idea di lanciare un appello ai programmatori del gioco: «Se potete, mettetene qualcuno anche nel Parco di Portofino». Capra, 40 anni, non nasconde di capirne poco di nuova tecnologia ma per questo gioco, diventato fenomeno mondiale, spende belle parole: «Il gioco porta i giovani a stare all’aperto, a muoversi, e potrebbe essere un’occasione per portarli a vivere il Parco».

Il fenomeno Pokemon fa business

Da statico e vicino alla saturazione, il mercato dei videogiochi sugli smartphone vola verso una nuova età dell’oro proprio grazie alla realtà aumentata dei pokemon. La prova lampante è il successo dell’app Pokemon Go, diventata fenomeno di massa in appena un mese, che sta già rivitalizzando il settore. Lo affermano gli analisti di Frost and Sullivan. Complessivamente, spiega la società in un recente rapporto, il mercato globale hardware e software del “gaming” ha raggiunto ricavi per 52 miliardi di dollari nel 2015, in aumento di quasi il 13% nonostante il calo delle vendite di console. Una cifra non da poco, che però non lenisce le preoccupazioni legate alla saturazione di mercati chiave come il Giappone, gli Usa, l’Europa, la Corea e alla mancanza di slancio nei Paesi emergenti, dove c’è carenza di opzioni per i pagamenti. Il comparto più promettente, spiegano gli analisti, è quello del “mobile gaming” e a dimostrarlo è proprio il boom ottenuto da Pokemon Go. Sfruttando la realtà aumentata (che piazza i mostri virtuali nei nostri spostamenti reali) e la localizzazione col Gps, l’app di Niantic sta indicando la via. E i videogiochi, ancora una volta, si confermano volano per una tecnologia emergente sulla quale stanno scommettendo tutti i big tecnologici, da Apple a Facebook.

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