Ddl terrorismo, governo battuto in aula. Il centrodestra: «Siete incompetenti»

23 Giu 2016 13:31 - di Franco Bianchini
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Governo e maggioranza battuti in Aula del Senato su un emendamento presentato da Forza Italia al ddl terrorismo, a prima firma Giacomo Caliendo che aumenta le pene in caso di utilizzo di un ordigno nucleare. L’emendamento presentato dai senatori azzurri Giacomo Caliendo e Francesco Nitto Palma, approvato dal Senato con 102 sì, 92 no e 4 astenuti, chiede che la pena per atti di terrorismo nucleare non sia inferiore a 15 anni. Mentre il ddl prevedeva una condanna da 6 a 12 anni.

Ddl terrorismo, centrodestra all’attacco

È subito caos. Il centrodestra all’attacco di Palazzo Chigi: «Un governo e un Pd fatti da asini del diritto viene incontro a una clamorosa sconfitta», dichiara il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri (FI). «Gli emendamenti del centrodestra proponevano l’ergastolo per le forme più efferate di terrorismo e per l’uso di ordigni nucleari, e alla fine uno dei nostri emendamenti è stato approvato. Sconcertante l’ostinazione con cui il governo e i relatori non hanno preso atto della realtà illustrata con competenza in particolare dai senatori Palma e Caliendo. Siamo in pessime mani. Renzi è solo la punta di un iceberg composto da incompetenti».

Il ddl terrorismo scatena le polemiche. «Governo battuto in Aula Senato su un emendamento Forza Italia. Ala e parte Ncd votano con opposizione. Primo pizzino di Verdini @matteorenzi?». Lo scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. «D’altra parte i voti di Ala e di Ncd al Senato sono tutti di Berlusconi, che si sono trasferiti momentaneamente con Renzi. Evidentemente la spinta propulsiva di Renzi è finita, e sta finendo anche il soccorso interessato di questi senatori all’uomo di Rignano. È l’inizio della fine. Lo sapevamo già, lo dicevamo da tempo. Adesso pare che i “sì” al referendum siano in netta minoranza rispetto ai “no’ che invece veleggiano verso il 60%. Questo secondo sondaggi commissionati dallo stesso Renzi. Questo la dice lunga sullo stato comatoso del governo e sul fatto che Renzi non si faccia più vedere. Tirerà fuori la faccia domani e ne vedremo delle belle. In ogni caso chi semina vento raccoglie tempesta», conclude Brunetta.

Alla ripresa dell’esame del ddl antiterrorismo, nell’Aula del Senato, per la seconda volta consecutiva, è mancato il numero legale. L’esame del provvedimento è stato rinviato dunque ad «altra seduta», come ha comunicato il presidente di turno Roberto Calderoli.

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