Festa del papà cancellata? «Sì, ma per rispetto ai genitori morti, non ai gay»

16 Mar 2016 12:42 - di Redazione

La tesi è un po’ardita: la festa del papà sarebbe stata cancellata, nella scuola di via Toce, a Milano, per rispetto ai bambini che sono senza i genitori morti o assenti. In una lettera al “Corriere della Sera“, una rappresentanza di genitori e docenti prova a ridimensionare la polemica sulla cancellazione della tradizionale ricorrenza, con tanto di divieto alle maestre di far realizzare i lavoretti ai bambini in omaggio ai papà. «Si è scatenata una bufera mediatica assolutamente infondata, di natura puramente politica e strumentale e che vede come vittime la scuola stessa e in primis i bambini che la frequentano», scrivono i rappresentanti della scuola di via Toce. «Alcuni giornali hanno parlato di “abolizione della festa del papà” per non offendere le cosiddette famiglie arcobaleno. Nulla di tutto ciò è vero: la scuola, e in particolare il collegio docenti, ha preso la decisione di non far realizzare ai bambini i regalini per le feste della mamma e del papà già dallo scorso anno scolastico, in segno di attenzione per le famiglie in cui un genitore è morto o assente per varie ragioni». Invece del tradizionale “lavoretto” i bambini faranno quindi un disegno libero per la mamma e per il papà. I genitori a questo punto chiedono “l’immediato silenzio stampa su una vicenda che non esiste e che, ripetiamo, è stata strumentalizzata a discapito di un gruppo di bambini che non c’entrano nulla con le battaglie politiche di una parte o dell’altra”. Stamane, intanto, una decina di militanti del gruppo di destra “Lealtà e azione” si sono presentati davanti all’ingresso della scuola materna in via Toce, a Milano, esponendo striscioni (nella foto) relativi alla polemica scoppiata nei giorni scorsi sulla possibilità di abolire i lavoretti scolastici per la festa del papà a causa della presenza di genitori omosessuali. “Tanti auguri papà” e “Ripristinare la festa del papà”, c’era scritto sugli striscioni. All’arrivo della polizia, chiamata dalla scuola, i militanti erano già andati via.

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