Trump: «Al Bataclàn gli unici armati erano i terroristi, armi ai cittadini»

11 Feb 2016 19:48 - di Redazione

Donald Trump torna a colpire: «Forse sarei morto, ma l’avrei sfoderata…»: al periodico di orientamento di destra e estrema destra, Valeurs Actuelles, il candidato repubblicano alle primarie Usa Donald Trump spiega cosa avrebbe fatto la sera del 13 novembre al Bataclàn trovandosi di fronte i terroristi. Lui, che ha con sé sempre un’arma, non ci avrebbe pensato due volte: «In Francia – dice – avete leggi estremamente severe sul porto d’armi. So che è praticamente impossibile averne per un cittadino francese qualsiasi. Ottimo. Ma al Bataclàn i soli ad essere armati erano gli assassini». Così, aggiunge, «diventa open bar per il massacro, un tiro al piccione. Ma pensate veramente – aggiunge – che se nel pubblico ci fossero state delle persone armate e addestrate sarebbe andata nello stesso modo? Io non credo. Avrebbero ucciso i terroristi». Se ci fosse stato lui, le cose – dice – sarebbero state diverse: «Tengo sempre un’arma con me. Posso dirvi che se fossi stato al Bataclàn o in uno dei bistrot, avrei sparato. Forse sarei morto, ma l’avrei sfoderata. Se non date ai cittadini la possibilità di difendersi, ci saranno per forza altri Charlie e altri Bataclàn, almeno altrettanto cruenti».

Trump insulta Jeb Bush: «Inetto»

E dopo la vittoria alle primarie in New Hampshire, Donald Trump guarda alla prossima tappa della corsa alla nomination repubblicana ed è volato a fare campagna in South Carolina, dove si vota il 20 febbraio. Durante un comizio alla Clemson University il tycoon newyorkese ha attaccato nuovamente Jeb Bush, definendolo “un inetto”. Inoltre, lo ha deriso perché ha speso soldi per attaccarlo nei suoi annunci pubblicitari. Rivolto al pubblico, che ha riempito tutti i circa 3.000 posti a sedere, Trump ha poi affermato: «Voglio il vostro voto non i vostri soldi». Donald Trump non va per il sottile neanche per risolvere la minaccia rappresentata da Pyongyang e promette in un programma tv che riuscirebbe a convincere la Cina a far «scomparire in un modo o nell’altro molto velocemente» il leader nord coreano Kim Jong-un. Quando Norah O’Donnel, la conduttrice di Cbs this morning, gli ha chiesto se stesse chiedendo l’assassinio di Kim Jong-un, l’outsider repubblicano per la Casa Bianca ha alzato le spalle e ha risposto: «Ho sentito di peggio, francamente». Poi ha aggiunto: «La Cina ha il controllo, l’assoluto controllo sulla Corea del nord. E devono fare in modo che il problema scompaia».

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