Non tutti i vescovi sono uguali. Quelli spagnoli danno quasi ragione a Salvini

14 Ago 2015 11:50 - di Adele Sirocchi

L’incidente Galantino ha convinto sempre di più Papa Francesco della giusta scelta di istituire una segreteria per la comunicazione, che sarà affidata a monsignor Dario Edoardo Viganò e in cui confluiranno sala stampa vaticana, pontificio consiglio per le comunicazioni, Radio Vaticana, Osservatore Romano, tipografia Vaticana, servizio fotografico e libreria editrice vaticana. La struttura curera il sito web della Santa Sede e l’account twitter del Pontefice. Una strategia accentratrice che dovrà in futuro evitare scivoloni come il “caso Galantino”sui cui Famiglia Cristiana ha dovuto innestare una poco decorosa marcia indietro.

I vescovi spagnoli e il caso Galantino

Tra l’altro i vescovi italiani a nome dei quali parla Galantino non sono “tutta” la chiesa. Il Foglio fa notare infatti che i vescovi spagnoli hanno letto il messaggio di Papa Francesco sui profughi in maniera totalmente differente dalla Cei. La carità verso chi si trova in difficoltà è fuori discussione ma per i vescovi spagnoli occorre “intensificare gli sforzi per creare condizioni di vita più umane nei paesi d’origine e una graduale diminuzione delle cause che sono all’origine del fenomeno migratorio”. Insomma qualcosa di molto simile a quella parola d’ordine “aiutiamoli a casa loro” che è la caratteristica della politica leghista sull’immigrazione.

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