“Lady gender” smentita: il Vaticano non vuole le lezioni gay nelle scuole

29 Ago 2015 8:43 - di Giulia Melodia

“Lady gender” smentita: ci aveva sperato, o forse, ci aveva creduto davvero Francesca Pardi, fondatrice insieme a Maria Silvia Fiengo, della casa editrice per bambini Lo Stampatello – e autrice di libri come Piccolo Uovo, Piccola storia di una famiglia: perché hai due mamme? e Qual è il segreto di papà – che, armata di aitanti intenzioni, a giugno aveva mandato al Papa l’intero catalogo dei libri editi da Lo Stampatello sperando in una lettura. Una speranza rinfocolata addirittura dall’arrivo di una risposta spedita dal Vaticano…

Teoria gender, la rettifica del Vaticano

Dunque, ricostruendo con ordine la vicenda, occorre dire che lo scorso 19 giugno Francesca Pardi aveva scritto a Papa Francesco chiedendo comprensione e aiuto sentendosi «sotto attacco». Non solo: al Pontefice ha mandato l’intero catalogo dei libri, alcune foto di famiglia con tanto di bimbi sorridenti e due volantini «in cui  – ha denunciato la Pardi – c’è un uso improprio delle immagini dei nostri libri». E dalla Santa Sede era arrivata la risposta che dimostra l’attenzione dedicata allo spinoso argomento: una missiva che la sostenitrice della teoria gender teneva fiera tra le mani, firmata da monsignor Peter B. Wells per conto di Papa Francesco, lasciando intendere ai più che la sola ricezione di una risposta potesse indurre gli alfieri della teoria gender a sperare in un «cambiamento di toni sul tema delle famiglie “altre”, un maggiore rispetto per persone come me in un momento in cui ci sentiamo oggetto di una crociata», (così ha commentato a caldo la Pardi). A sedare gli animi e a smorzare l’entusiasmo, allora, è dovuto intervenire – nuovamente – il Vaticano, indotto a correggere ufficialmente il tiro dell’interpretazione della lettera in questione, confermando «una benedizione» alla persona, ma non un viatico al progetto.

Precisazioni e smentite

Dal Vaticano, dunque, sono arrivate a più riprese le dovute precisazioni: «In nessun modo la lettera della Segreteria di Stato intende avallare comportamenti e insegnamenti non consoni al Vangelo», in tema di teoria gender. La lettera in questione è quella arrivata con la firma di monsignor Peter B. Wells a Francesca Pardi. «Sua Santità, grato per il gesto e per i sentimenti che lo hanno suggerito, auspica una sempre più proficua attività al servizio delle giovani generazioni e della diffusione degli autentici valori umani e cristiani e, mentre chiede di pregare a sostegno del suo universale ministero, imparte a Lei e a Maria Silvia Fiengo, la benedizione apostolica», è scritto nella lettera privata datata Vaticano 9 luglio. Dunque, è «del tutto fuori luogo una strumentalizzazione del contenuto della lettera», ha precisato in queste ore il Vaticano raffreddando il giubilo dell’editrice. E così, a stretto giro dell’errata corrige divulgata dalla Santa Sede, è arrivata anche la replica della Pardi, costretta al passo indietro. «A me interessa riportare giù i toni e cercare il rispetto, per questo ho scritto a Papa Francesco e in questo senso sono stata felice della risposta», ha dichiarato “Lady Gender”. Intanto, come se non bastasse, anche il vice direttore della Sala stampa vaticana, padre Ciro Benedettini, visto l’aumentare del clamore fazioso finito intorno alla vicenda, si è visto costretto a ribadire come «la dottrina della Chiesa sulla teoria del gender non è minimamente cambiata, come più volte ha ribadito anche recentemente il Santo Padre», aggiungendo che «la benedizione del Papa nella chiusa della lettera è alla persona e non a eventuali insegnamenti non in linea con la dottrina della Chiesa». E non c’è proprio nulla da equivocare…

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