UE chiede all’Italia di usare il pugno duro contro l’immigrazione

25 Giu 2015 7:55 - di Redazione

“Il premier britannico Cameron accusa l’Italia: chi arriva va schedato meglio. La replica di Renzi: «I rimpatri non sono più un tabù, ma dobbiamo evitare in Europa il ritorno dei muri». Obiettivo: raddoppiare i rimpatri dall’Italia entro fine anno”.  Fiorenza Sarzanini su “Il Corriere della Sera” racconta le misure immaginate da Renzi per far fronte all’emergenza immigrazione. “Due voli charter alla settimana per rimpatriare gli stranieri nei Paesi d’origine con cui abbiamo già trattati in vigore. Nuovi accordi di polizia — dunque con procedure più veloci — con quegli Stati africani dai quali si muove la maggior parte dei migranti. È questo l’obiettivo del governo dopo il fallimento di fatto dell’Agenda messa a punto dal presidente della Commissione europea JeanClaude Juncker che oggi dovrà essere approvata dai capi di Stato e di governo. Perché il voto finale sarà favorevole ma la precisazione contenuta nel testo per specificare che si tratta di un intervento «per fronteggiare l’emergenza» sembra escludere che l’Italia possa contare sull’appoggio dell’Unione, E, soprattutto, che un sistema di distribuzione vada «a regime» dal 2016 come previsto inizialmente. Dunque si devono cercare strade alternative escludendo, almeno per il momento, di mettere in atto quel «piano B» ritorsivo annunciato la scorsa settimana dal presidente del Consiglio Matteo Renzi che prevedeva il rilascio di permessi di viaggio a chi fa richiesta di asilo”.

Il “piano B” di Renzi sull’immigrazione si è rivelato un missile spuntato

Dall’inizio dell’anno sono 24 i viaggi organizzati dalla polizia per riportare in patria tunisini, egiziani e nigeriani arrivati in Italia negli ultimi mesi. In media uno a settimana, ognuno con 50 persone. Altri saranno predisposti nelle prossime ore, ma il governo vuole incrementare le partenze, proprio per alleggerire la pressione che deriva dalla presenza degli «irregolari». Oltre alle intese già in vigore si è dunque deciso di proporre nuovi patti. Accordi di polizia che non hanno necessità di una trattativa diplomatica troppo lunga e possono chiudersi nel giro di un paio di mesi, come del resto è già accaduto la scorsa settimana con il Gambia. Lettere di invito sono state spedite ai vertici delle forze dell’ordine di Costa d’Avorio, Senegal e Ghana, da cui partono migliaia di persone. Secondo i dati aggiornati al 22 giugno, quest’anno ne sono giunte oltre 4mila soltanto dai primi due Paesi.

I voli di rimpatrio degli immigrati interamente finanziati da UE

Questo consentirà di programmare almeno otto viaggi al mese, quasi interamente finanziati dall’Ue, in modo da raddoppiare il numero dei rimpatri. 142 «osservatori» Per mostrare collaborazione con i partner europei — nella speranza di ottenere almeno maggiori finanziamenti — l’Italia sembra comunque intenzionata a creare quei centri di smistamento, gli «hotspot», con la presenza di osservatori internazionali.

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